Barbara Foria: Una Very Normal People, con licenza di far ridere
1 Ottobre 2016
Barbara Foria, napoletana DOC. Attrice versatile, la sua vena comica sboccia nel 2003, anno in cui vince il Festival del cabaret in rosa. In televisione l’abbiamo conosciuta grazie a Colorado Cafè su Italia 1, in teatro con Meglio un uomo oggi che un marito domani, E che cats!, Gli uomini preferiscono le tonte giusto per citarne alcuni. In Radio (RTL 102.5) ogni sabato mattina, insieme ad un altro grande napoletano Gianni Simioli, conduce il programma Chi c’è c’è, chi non c’è non parla.
Barbara, ma di un pò, è proprio vero che ora la cena la devono pagare le donne? Eh certo! Noi donne siamo ancora alla ricerca di un uomo romantico che ci paghi la cena. In fondo Volevo una cena romantica (che cosa chiedevo di più?)… e alla fine l’ho pagata io! Grazie al successo della stagione scorsa al Teatro Manzoni di Milano, Barbara Foria torna in scena con lo spettacolo: Volevo una cena romantica…e l’ho pagata io! Di e con Barbara Foria Scritto da Barbara Foria, Daniele Ceva, Marzio Rossi, Giulia Ricciardi Regia Claudio Insegno Dal 2 all’8 Marzo 2016 Presso MTM – Teatro Leonardo / Via Andrea Maria Ampere, 1 – Milano Perché la paghi – tiene a precisare Barbara – eccome se la paghi, in diversi modi ma alla fine paghi la cena. Perché “lui”, l’ultimo dei romantici, non esiste più, sono pochi quelli che ti pagano la cena, materialmente parlando. Poi sai che ti dico? Volevo un titolo alla Lina Wertmuller. Hai parlato di romanticismo e hai scritto che ogni donna sogna di vivere una storia da 9 settimane e 1/2 mentre per gli uomini una settimana, con una donna, basta e avanza. Dunque, il romanticismo è morto? Ci hanno fatto crescere con Cenerentola e i film di Bridget Jones! Ho fatto uno spettacolo dove racconto il valore che tutte noi diamo ad una frase detta da un uomo, una sua telefonata o un suo messaggio: “cosa avrà voluto dire?… allora mi ama. Se mi ha invitato ad uscire è il padre dei miei figli” Pensiamo troppo, è vero. Costruiamo veri e propri castelli. Dunque il Principe Azzurro non esiste più. Giulietta ama Romeo, ma per Giulietta Romeo è morto. Quindi di che cosa stiamo parlando? Voglio proprio vedere chi è quel uomo che muore per amore, magari ti uccide per amore. Un tempo gli uomini avrebbero ucciso per la propria donna, oggi la uccidono per un amore “malato”. Gli uomini non accettano l’idea di essere lasciati, non accettano l’idea che la donna possa decidere in amore. Non spaventatevi Volevo una cena romantica…e l’ho pagata io! è uno spettacolo che affronta tematiche più leggere. Certo che se l’uomo e la donna non si possono sopportare perché allora si cercano, si fidanzano e soprattutto si sposano? Questo uno degli interrogativi che Barbara si pone nel suo one woman show dove rompe gli schemi classici della brava ragazza e mette in piazza i segreti che nessuna donna ha mai osato confessare. Cosa si deve aspettare il pubblico da questo spettacolo? Guarda, chi non mi conosce resta piacevolmente colpito, vedendomi in scena. Questa è una situazione che si sta verificando negli ultimi anni, da quando sono conosciuta a livello televisivo. In televisione ho a disposizione un certo minutaggio, che devo rispettare, mentre a teatro ho un’ora e mezza e gli spettatori a fine serata mi dicono: “sei una bomba” Cosa vorresti che si portassero a casa? Vorrei che tornassero a casa più sereni e perché no riflettere su tematiche importanti, in maniera simpatica visto che alla fine ci si ritrova in quel che dico. Vi possiamo assicurare che si ride molto e alla fine ci si accorge che abbiamo riso anche di noi stessi. In più – continua Barbara – vorrei che trascorressero una serata in simpatia e vivere questo spettacolo con leggerezza. Trovare oggi un pò di leggerezza è veramente difficile, allora ci provo io a donarla al pubblico, questa leggerezza, con un sorriso. Quant’è importante per un’attrice comica andare oltre gli stereotipi? Ci sono stereotipi che sono definiti tali e se ci sono vuol dire che tante persone si ritrovano in quei stereotipi. Quando sento dire: “quella parla solo di donne o parla solo di uomini” oppure “è un pò stereotipata, perché parla sempre delle stesse cose…” Tutta fuffa. Il mio obiettivo è riuscire a portare a casa una bella serata e di far divertire gli spettatori, oltre divertirmi io. Stereotipo o no. Le etichette non mi piacciono. Hai parlato di Cenerentola, Principe Azzurro, Bridget Jones… mi viene da chiederti se per un’attrice comica, in quanto donna, ha bisogno dei super poteri di Wonder Woman per andare in scena? Una donna, oggi, è già Wonder Woman. Non ci bastano 24 ore per tutte le cose che dobbiamo fare. Quindi i super poteri già ce li abbiamo. Per quanto riguarda il lavoro di comica, è ancora un mondo a favore dell’uomo. Il comico è considerato maschio, maschile e a tratti maschilista. Non ce la raccontiamo, viviamo ancora in una società maschilista. Un’attrice deve lavorare il triplo se non il quadruplo per far riconoscere le proprie capacità, il proprio talento: “quella fa la comica, ma è donna, non fa ridere”. Questo è uno stereotipo. Preconcetto stupido, perché poi vengono a vederti a teatro, restano basiti, e cambiano idea su di te. Ma allora perché?… a Napoli diciamo: “miette nu carr annanz i buoi?” (metti un carro davanti ai buoi?). Per fortuna, negli ultimi anni, la generazione di comiche come me sta prendendo sempre più spazio, vedi Lucia Ocone, Virginia Raffaele, Paola Minaccioni e tante altre. Qual è il tuo rapporto con i social? Li utilizzo per lavoro, ogni tanto scrivo qualcosa di personale anche se sono un pò contraria scrivere troppe cose di sé. Vedo i social come diari di bordo del mondo. Come personaggio pubblico sei stata bersaglio di polemiche per i tuoi pezzi in TV? Si, più volte. Le gente che mi ha attaccata è piccola piccola, spesso si nascondono dietro pseudonimi o maschere. Fake. È gente frustrata. I social sempre più spesso (mio parere personale) sono armi in mano a folli che arrivano a minacciarti di morte. Molti artisti decidono di pubblicare i messaggi privati che ricevono. L’ho fatto anch’io. Barbara ci confida alcuni messaggi ricevuti, ma non è nostra intenzione riportarli in questa piacevole chiacchierata per evitare di dare ulteriore visibilità a pazzi che scrivono solo cattiverie gratuite. Questa gente, se mi dovesse incontrare per strada, non avrebbero neanche il coraggio di dirmele da lontano, certe cattiverie. Grazie a Dio i social sono un pò come il telecomando puoi cambiare canale, bloccando i loro profili, e vaffanculo. Bullismo mediatico. Fa parte del gioco. Ma se penso a qui ragazzini e ragazzine che si sono uccisi perché su facebook hanno pubblicato o creato pagine contro di loro, allora ti rendi conto della cattiveria umana allo stato brado. L’uomo primitivo era più umano di noi. È un momento proprio brutto e allora sai che ti dico? Ridiamoci su e prendiamo tutto con più leggerezza. Posso sapere un tuo pensiero sulla Legge Cirinnà e le unioni civili, visto che oltre ad essere un’attrice sei anche un avvocato? Barbara si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli, ma le sue arringhe hanno conquistato il palcoscenico così ha abbandonato le aule del tribunale e si è dedicata alla sua vera vocazione. Sono un avvocato e frociarola. Certo che sono favorevole alle unioni civili. La metà dei miei amici è omosessuale e si battono per avere gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Le adozioni? Sono dell’idea che un bambino dovrebbe avere una madre e un padre, come punto di riferimento. Ma questo NON vuol dire che due madri o due padri non siano in grado di dare a loro figlio un punto di riferimento. Due mie amiche lesbiche hanno avuto un bambino e questo bambino è circondato da un amore incredibile, poi vedi bambini di figli eterosessuali, separati, con grossi problemi! Torniamo a parlare di te. Teatro, Televisione, Radio e adesso anche il cinema. Prossimamente in uscita nelle sale cinematografiche il film Fausto&Furio. È stata un’esperienza molto divertente. Spero possa essere l’inizio di tante altre esperienze cinematografiche. Cosa ti rappresenta di più? Sicuramente il Teatro e la Radio, in assoluto, sono i due luoghi dove veramente sei te stessa alla grande, senza filtri. Nessuno ti registra, sei in continua diretta. In teatro non puoi sbagliare e se sbagli nessuno urla stop e si ricomincia. Buona la prima. Sì. Stessa cosa con la Radio, c’è un filo diretto con il pubblico attraverso il telefono e ai tanto “amati” social. Se vorrete passare una serata in leggerezza, noi di StarsSystem vi consigliamo di passarla con Barbara Foria e il suo spettacolo Volevo una cena romantica… e l’ho pagata io! Una vera forza della natura che in sé racchiude tutta l’energia e il calore della sua bella città, Napoli.]]>