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Giuseppina Torre – La pianista con le scarpe rosse contro la violenza

Giuseppina Torre – La pianista con le scarpe rosse contro la violenza

Elisa Scheffler
Giuseppina Torre

Originaria di Vittoria, in provincia di Ragusa, oggi vive a Milano ed è conosciuta a livello internazionale. Sono stata ad un suo concerto e mi ha emozionato la sua arte, ma anche il suo messaggio. Lei è Giuseppina Torre: una talentosa pianista e una donna con la D maiuscola.

L’ultimo album “The Choice” racconta molto della sua vita e, nei suoi brani, lascia trasparire riflessione e dolore, insieme a rinascita e determinazione.

Le note di Giuseppina alleggeriscono il cuore di chi la ascolta ed è impossibile non commuoversi con una sua esibizione artistica. La forza e la fragilità diventano un tutt’uno, che coinvolgono totalmente lo spettatore.

Ecco cosa mi ha raccontato in esclusiva per StarsSystem.

Come nasce l’idea di fare la pianista e qual è il tuo percorso?

L’idea di diventare pianista nasce da un amore profondo per la musica, scoperto fin da bambina. Il pianoforte è stato per me molto più di uno strumento: è diventato una voce, un confidente, un mezzo per esprimere ciò che le parole non riuscivano a dire. Il mio percorso è iniziato con lo studio classico, fatto di dedizione e sacrificio, ma sempre guidato dalla passione. Dopo anni di formazione accademica, ho sentito l’esigenza di creare qualcosa di mio, di raccontare storie e trasmettere emozioni attraverso la mia musica. Così ho iniziato a comporre e ogni nota che suono è il frutto di un viaggio personale, fatto di esperienze, incontri e momenti di riflessione. Diventare pianista non è stata solo una scelta professionale, ma un percorso di vita che continuo a vivere con gratitudine e meraviglia.

Cosa significa la musica per te?

La musica, per me, è vita. È il linguaggio dell’anima, capace di esprimere ciò che le parole non possono spiegare. È rifugio nei momenti difficili, celebrazione nei momenti di gioia, e una costante che accompagna ogni emozione. È un ponte invisibile che mi connette agli altri, una forza che unisce cuori, culture e storie diverse. Attraverso la musica posso raccontare la mia interiorità, condividere i miei pensieri e creare uno spazio dove chi ascolta possa ritrovarsi. Non è solo suono: è emozione, energia, ispirazione, un un modo per dare significato ai silenzi e trasformare ogni esperienza in qualcosa di universale e senza tempo.

Giuseppina Torre
Giuseppina Torre

Giuseppina Torre – l’album “The Choice”

Da dove nasce l’ispirazione di questo nuovo album e perché questo nome “The Choice”? 

Nasce da un viaggio personale, fatto di riflessioni profonde e momenti decisivi. È un album che racconta le scelte che siamo chiamati a fare nella vita: alcune leggere come una brezza, altre così intense da cambiare il nostro cammino per sempre. Il titolo, “The Choice”, rappresenta proprio questo: la consapevolezza che ogni decisione, grande o piccola, contribuisce a definire chi siamo. È un invito a scegliere con il cuore, ad ascoltare la nostra voce interiore e a trovare il coraggio di seguire ciò che ci rende autentici e liberi. Ogni brano dell’album è legato a un momento speciale, una scelta fatta o un sentimento vissuto. È un racconto in musica di come, nonostante le incertezze, ogni scelta possa trasformarsi in un’opportunità per crescere e scoprire nuovi orizzonti.

Lunedì 25 novembre 2024 è la giornata contro la violenza sulle donne, tu che sei stata vittima di violenza cosa ti senti di dire?

Il 25 novembre è una giornata di riflessione profonda, ma soprattutto di consapevolezza. Come donna e come vittima di violenza, sento il dovere di condividere un messaggio chiaro: non siete sole. La violenza non è mai giustificabile, non è mai colpa di chi la subisce. Serve il coraggio di spezzare il silenzio, di chiedere aiuto, anche quando sembra impossibile. Io so quanto sia difficile, ma ho imparato che la forza per rinascere è dentro di noi, e che tendere una mano può fare la differenza. Voglio dire a tutte le donne: proteggete la vostra dignità, la vostra luce e il vostro valore. La violenza non definisce chi siamo, ma come reagiamo può riscrivere la nostra storia. Insieme possiamo costruire un futuro in cui il rispetto e l’amore siano più forti di qualsiasi forma di violenza. Non smettiamo mai di lottare per un mondo più giusto.

Giri il mondo con le tue scarpe rosse contro la violenza appoggiate sul pianoforte, vuoi raccontarmi di più?

Le scarpe rosse che porto con me nei miei concerti rappresentano un simbolo potente: il grido di tutte le donne che hanno subito violenza, un richiamo alla memoria e alla lotta per un mondo libero da abusi. Le appoggio sul pianoforte perché è lì, attraverso la musica, che posso dare voce a chi non riesce più a parlare. Ogni nota, ogni melodia, è un messaggio di forza, speranza e rinascita. Le scarpe rosse mi accompagnano come un promemoria visivo, un invito a non dimenticare e a non restare indifferenti. Ho scelto di portarle in giro per il mondo perché la violenza non ha confini, ma nemmeno la speranza. Attraverso i miei concerti voglio accendere una luce su questo tema, sensibilizzare chi mi ascolta e ricordare che ognuno di noi può fare la differenza. Le scarpe rosse non sono solo un simbolo, ma un impegno: quello di non smettere mai di combattere per la libertà, il rispetto e la dignità di tutte le donne

Sei stata anche a Los Angeles ai Music Awards, che emozione è stata?

Essere a Los Angeles ai Music Awards è stata un’emozione indescrivibile, un sogno che si realizza. Trovarmi su un palcoscenico internazionale, circondata da artisti incredibili e da un’atmosfera così vibrante, è stato qualcosa di unico. È  stata la conferma che la musica ha il potere di abbattere barriere e arrivare ovunque, parlando una lingua universale. Camminare sul red carpet, sentire l’energia del pubblico e rappresentare la mia musica in un contesto così prestigioso mi ha dato una carica immensa. Quell’esperienza mi ha ricordato quanto sia importante credere nei propri sogni e lavorare con passione, perché ogni traguardo, anche il più grande, nasce da un piccolo passo fatto con il cuore. Los Angeles resterà sempre nel mio cuore come uno dei momenti più significativi del mio percorso artistico.

Giuseppina Torre 2

Hai ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al Merito della Repubblica, cosa rappresenta per te?

Ricevere l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è stato un momento di profonda gratitudine e orgoglio. È un riconoscimento che sento come un tributo alla forza della musica e al messaggio che cerco di trasmettere. Per me, questa onorificenza rappresenta il valore dell’impegno, della resilienza e del coraggio di raccontarsi. È un simbolo che dedico a tutte le donne, a chi lotta per i propri sogni e a chi sceglie di trasformare il dolore in bellezza. Portare questo titolo significa avere una responsabilità ancora più grande: continuare a usare la mia voce e la mia musica per ispirare, sensibilizzare e costruire un mondo più giusto e inclusivo. È un onore che porto nel cuore.

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Perché spesso i grandi talenti italiani hanno più successo all’estero che in patria?

È una domanda che mi sono posta anch’io, e credo che siano diverse ragioni dietro questo fenomeno. All’estero spesso c’è una maggiore apertura verso l’arte in tutte le sue forme, e i talenti vengono valorizzati senza pregiudizi, con una curiosità sincera e un desiderio di scoprire qualcosa di unico. In Italia, pur avendo un patrimonio artistico e culturale straordinario, a volte si tende a dare più spazio a ciò che è già conosciuto e consolidato, rendendo più difficile emergere e farsi apprezzare pienamente. Inoltre, il pubblico internazionale spesso vede gli artisti italiani come portatori di una qualità e di un’estetica legate alla nostra cultura, attribuendo loro un valore che forse noi stessi non riconosciamo sempre a sufficienza. Tuttavia, credo che grazie alla possibilità di far conoscere il proprio lavoro ovunque attraverso il web, sempre più artisti italiani riescono a ottenere riconoscimenti sia in patria che oltre confine.

Quanto conta il talento e quanto l’impegno per fare il tuo lavoro, secondo te?

Nel mio lavoro, il talento è sicuramente importante: è il punto di partenza, quella scintilla naturale che ti permette di distinguerti e di sentire una connessione con ciò che fai, ma il talento da solo non basta. L’impegno è ciò che trasforma il talento in qualcosa di concreto, che lo rafforza e lo rende duraturo. Serve dedizione, studio, sacrificio e la capacità di non arrendersi davanti alle difficoltà. Ogni successo è il frutto di ore e ore di lavoro, di momenti in cui hai scelto di non mollare anche quando sembrava difficile. Inoltre, conta molto anche la capacità di crescere e di evolversi. La musica, come ogni forma d’arte, richiede un continuo mettersi in gioco, ascoltare, imparare e reinventarsi. Per me, il talento è un dono, ma l’impegno è ciò che lo rende davvero speciale. È l’equilibrio tra questi due elementi che permette di fare la differenza e di costruire un percorso autentico e significativo.

Giuseppina Torre

I tuoi prossimi appuntamenti quali saranno?

I miei prossimi appuntamenti saranno un’occasione per condividere le nuove emozioni del “The Choice Piano Tour“, le prossime tappe saranno il 29 novembre a Mogliano Veneto e il 7 dicembre a Bologna. Ogni tappa è per me un’opportunità unica di incontrare nuove persone e vivere momenti indimenticabili. Non vedo l’ora di salire sul palco e condividere la magia della musica con chiunque vorrà essere lì!

Cosa ti auguri nella tua “nuova” vita?

Mi auguro di continuare a crescere, sia come persona che come artista. Voglio restare fedele a me stessa, ascoltare la mia voce interiore e avere il coraggio di seguire le mie passioni, anche quando il cammino sembra incerto. Mi auguro di poter fare la differenza, di ispirare gli altri attraverso la mia musica e le mie esperienze, creando connessioni vere e durature, magari sperimentando nuovi suoni. E, soprattutto, mi auspico di continuare a essere una fonte di speranza per chi lotta, per chi non ha ancora trovato la propria strada, per chi ha bisogno di credere che, nonostante tutto, c’è sempre un nuovo inizio.

La “nuova” vita è un’opportunità che va colta con gratitudine e senza paura, perché ogni giorno porta con sé la possibilità di trasformare il nostro futuro.

Foto Giuseppe Barbato

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