Filippo Bologni: molto più di un Instagram Star
13 Giugno 2016
Fresco, spigliato, uno spirito libero: il ventenne fiorentino Filippo Bologni si è fatto conoscere dagli addetti ai lavori della moda meneghina grazie al suo curatissimo profilo Instagram.
A soli venti anni è nelle mailing list che contano, conta 22.500 followers ed è inarrestabile. Nel suo profilo instagram immortala i momenti della sua vita da globetrotter, caratterizzati da un forte senso dello stile e curatissimi nei dettagli ( la resa fotografica e di contenuto del post): queste caratteristiche lo stanno rendendo un importante influencer. Filippo è attualmente web content creator, un mestiere che nasce come corollario dei social networks. Lui è figlio di questa generazione nata e cresciuta sul web e detta tendenze e stile dai suoi post sui social. Non appena terminati gli studi superiori ha iniziato a lavorare come PR ed event organizer, assistendo le realtà di Public Relations più importanti della scena milanese. In questo modo ha avuto modo di collaborare con brand del calibro di Calvin Klein, Gucci ed Adidas. Sua grande passione è il giornalismo di moda, frequenta designer e fashion editor: è una giovane promessa della moda. “Web content creator” è un mestiere ancora sconosciuto ai più. Ci descriveresti in cosa consiste? Essere “content creator” significa definire ed ideare dei contenuti ad hoc per un preciso progetto comunicativo. A questo macrocompito se ne aggiungono dei micro, che vanno dalla stesura di contenuti di ogni singola componente del progetto all’aggiornamento costante di questo una volta online. Descrivimi il tuo look, a chi ti ispiri quando ti vesti e parlarmi del tuo rapporto con la moda. La passione per la moda mi è stata trasmessa da mia mamma fin da quando ero molto piccolo. Mi incuriosivano i colori e le stoffe dei vestiti. E poi le scarpe, le scarpe mi sono sempre piaciute. Ho sempre cercato di sperimentare molto nel corso degli anni. Sono passato dallo streatwear al casual, dal pop al rock, dal bianco al nero. Ad oggi definirei il mio look effortless chic; cerco sempre di essere molto raffinato e di abbinare tra di loro pezzi per lo più basic ma in modo mai scontato. E’ proprio a questo proposito che faccio molta ricerca; sfoglio magazine, clicco siti di street style e mi guardo intorno. Soprattutto mi guardo intorno. Molto. Mi piace soffermarmi a vedere i look di persone, uomini o donne che siano , e pensare, “Ma che figo! Perchè non c’ho pensato prima io?”. Credo che lo stile sia un dono innato, ma che al tempo stesso abbia bisogno del tempo per essere affinato. Molti giornalisti di moda all’inizio del fenomeno dei blogger non hanno speso parole incoraggianti nei vostri confronti. Com’è la situazione adesso? Siete stati “accettati”? Ormai non mi definisco più in questo modo da quando ho chiuso il mio blog un anno fa. Non per dissociarmi del fenomeno, ma semplicemente per il fatto che non sento più di appartenere a quella categoria. Come se poi ci fosse bisogno di categorizzare sempre tutto. Adesso lavoro con Instagram e racconto le mie storie attraverso fotografie piuttosto che usare le parole. Inizialmente, è vero, c’era un po’ di sgomento da parte di tutti; giornalisti, designer, uffici stampa ed appassionati del settore. Infatti come spesso e volentieri accade quando si affronta qualcosa di nuovo e diverso si ha paura ad approfondire e si tende a respingerlo e criticarlo piuttosto che cercare di abbracciarlo e comprenderlo. In ogni caso io penso che il fenomeno “blogging”, ad oggi, sia stato accettato e, se posso dire la mia, anche un po’ superato. Sono in pochi ormai coloro che scrivono sul loro blog costantemente e con passione, ma quando lo fanno, lasciatemelo dire, è un vero e proprio piacere leggerli. Sei un instagram star e sei stato un pioniere nel comprendere le potenzialità di questo strumento: qualche suggerimento per gli aspiranti “Influencer”? Siate voi stessi perchè alle persone che vi seguono piace vedere la vostra vera natura ma cosa ben più importante, credete in voi stessi. Se credete in voi stessi e in quello che fate sarete chiunque vogliate essere. Make it happen. Firenze (la tua città natale) o Milano ( la città dove lavori)? Tutte e due. Firenze perchè è la città più bella d’Italia. Milano perchè mi ha saputo scegliere da sola. Immagina che i nostri lettori vogliano trascorrere un weekend a Milano: suggeriresti loro posti dove andare a divertirsi? Beh, tappa obbligatoria al Plastic. Una cosa che proprio non sopporti? La mancanza di personalità e la voglia di fare. Soprattutto tra i miei coetanei. Alla nostra età si dovrebbe aver voglia di conquistare il mondo. A soli vent’anni hai già un curriculum di tutto rispetto: il tuo prossimo obiettivo lavorativo qual è? C’è qualcosa a cui sto lavorando, ma è troppo presto per poterne parlare. In compenso sono appena tornato da New York più motivato che mai.Lorenzo Sabatini
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