Costantino Vitagliano
24 Marzo 2016
Quando parla di sé, Costantino Vitagliano, per tutti semplicemente Costantino, usa la terza persona. Nei primi cinque minuti. Quelli in cui ti sta studiando e prendendo le misure per capire se quello che cerchi è Costantino l’ex tronista, o l’uomo. Se parli, se parla, del primo c’è tutto un album di ricordi che, al contrario di molti colleghi che rinnegano le origini, lo fanno illuminare, per poi lasciare spazio all’uomo. Quarantenne. Bello. Concreto. Con una vita sempre alla ribalta e il progetto di un ritorno sulla scena che è un’esplosione di creatività e matura sensibilità quando parla del futuro (in prima persona).
Ai lettori di StarsSystem Costantino Vitagliano, l’uomo, si è presentato così. Da leggere tra le righe. Al tuo nome si lega un’era, un modo rivoluzionario, per quegli anni, di scalare quella montagna ripida dal nome fama. Oggi i tempi sono cambiati. Meno tempo per farsi conoscere, ancor meno per farsi dimenticare. Quello stars system che diventa a portata di tweet che effetto ti fa? Io sono felicissimo di aver fatto quel percorso, di aver preso parte a quel periodo e di aver lasciato un segno. L’essere così veloci oggi a causa dei social ha pro e contro, ma è vero che possono contribuire a generare nuove opportunità, com’è vero che sono nati nuovi personaggi attraverso il web. Il “sistema” nel quale sono cresciuto e dal quale proviene la mia popolarità, sembra appartenere ad un’altra epoca. Quando ho cominciato io si doveva girare le agenzie in grado di procurarti ingaggi, costruire il tuo book ma, soprattutto, dovevi distinguerti in qualche modo quando sarebbe arrivata la grande occasione. Io l’ho fatto, e la gente che mi ha amato continua a farlo. Oggi si cerca la location figa, si fanno le foto e si prova a costruire un’immagine attraverso i social nella speranza di essere notati. Per la mia epoca avere una copertina o essere ospitato al Maurizio Costanzo Show era tutto, perché la Tv creava il personaggio. Il gossip stesso, quello spioncino sempre aperto di un portinariato così attento e pungente nei confronti delle celebrity è, a turno, alleato e nemico di chi fa il tuo mestiere. Tu sei tra quelli che un po’ ci hanno giocato. Da tempo, però, hai adottato un’altra linea. Ti sei annoiato o sei soltanto cresciuto? Sono sia annoiato che cresciuto. In questo mondo siamo amici e nemici. Sono tutti belli e amici quando si è sulla cresta dell’onda e quando si fa comodo, se fai un passo falso però diventi un bersaglio. Nessuno può cambiare le cose, nemmeno io, si può solo accettare che questo è il mondo mediatico. Oggi i social hanno rovinato anche il gossip e il valore economico e commerciale che gira intorno ad esso, mi sono un po’ annoiato e poi ho capito che la Vita è più importante dello showbiz. (ha un tatuaggio sul petto che recita Life is more important than Showbiz) ndr Due generazioni si ispirano a te come sex symbol. Com’è il rapporto con il tuo corpo oggi? Hai paura di invecchiare? Io sto bene col mio corpo, oggi come allora! Ringraziando il cielo faccio parte di una generazione che aveva “il culto del fisico“. Negli anni Novanta e nei Duemila c’è stato il boom delle palestre e per chi fa un mestiere d’immagine era, ed è, importante avere un bel fisico, innanzitutto per se stessi, ma anche perché il corpo era il tuo biglietto da visita. Oggi con photoshop sono tutti fighi! (sorride) E comunque me la vivo bene, non mi piacciono gli artifici e nelle foto che pubblico sono così come sono. Sei diventato padre di una bambina meravigliosa. Quando sarà adolescente, e celebrerà il suo Costantino di turno tra tv, pagine patinate e social, cosa le racconterai di te e della tua storia? Le racconterò quello che sono stato, e quello che è stato il mio percorso. Spero sviluppi una sua personalità e non segua le masse, che è il male di tanti giovani. Io non ho mai seguito le masse, piuttosto le ho trascinate. Le farò vedere che l’importante è dare amore. Le dirò la verità, quella che tutti pensano di sapere, ma non sanno… Parliamo invece del tuo futuro. Cosa sogni? Se sogni. E dove ti piacerebbe essere a cinquant’anni? Spero di essere quello che sono sempre stato, un uomo tranquillo e sereno. A volte certi percorsi non puoi cercarli, ma arrivano. A differenza di molte persone, non ho una vita piatta, tanto che spesso penso che la mia vita sia un film, colgo quello che mi viene proposto solo a patto che mi piaccia davvero. Oggi desidero vivere bene e dare un senso a quello che ho imparato dalla vita. I miei sogni li ho pienamente realizzati.Ph: Luca Di Fazio Creative Director: Alessandro Nava Set Assistant: Vicky Reder MUA & Hair: Manuela Rosignoli
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