A game for three

“A Game for Three” è una seducente sfida tra due uomini per l’attenzione di una donna enigmatica.

Nella penombra di una sala da biliardo, dove luci soffuse tagliano l’aria intrisa di desiderio e sussurri, lei appare come un miraggio: una donna misteriosa, avvolta in una bellezza che ammalia senza mai concedersi.

Il suo sguardo, profondo e letale, cattura l’attenzione di chiunque vi si posi, ma rimane intangibile, lontano da ogni tentativo di conquista. Indossa un abito che sfiora la pelle come una seconda natura, un’eleganza senza tempo eppure modernissima, che sembra disegnato per celare quanto per rivelare.

Attorno al tavolo blu, due uomini giocano un duello silenzioso, ognuno con l’intento di far breccia nella sua indifferenza glaciale. “A game for three” un fashion editorial in cui lei è l’unico arbitro e i due uomini rivali solo pedine inconsapevoli.

A Game for Three – la seduzione è protagonista

Uno è di un’ eleganza classica, senza tempo: coi suoi gesti misurati, è l’ immagine della compostezza, dell’uomo che conosce le regole e sa come rispettarle, cercando di attrarre con discrezione. L’altro, invece, sfoggia uno stile più audace, alternativo, un po’ sfrontato: tatuaggi che raccontano storie, uno sguardo seducente, il tipo d’uomo che si muove ai margini del convenzionale, in bilico tra il rischio e la tentazione.

Lei osserva il gioco da lontano, senza mai lasciare trasparire il benché minimo interesse. Come un’indolente regina di cuori, non concede alcun trionfo. È lei a tenere in pugno la scena, mentre i colpi delle stecche si alternano e i due rivali, ignari dell’inutilità dei loro tentativi, continuano a cercare l’angolazione perfetta per catturare quel suo sguardo inafferrabile. Il biliardo, in questo gioco a tre, è il vero centro dell’attenzione: campo di battaglia e cornice per una seduzione che vive solo nella mente dei contendenti.