“Parthenope”: il nuovo film di Sorrentino arriva al cinema
Dopo capolavori come “La grande bellezza” e “È stata la mano di Dio”, il Premio Oscar Paolo Sorrentino torna nelle sale con “Parthenope”. Il film è stato presentato in anteprima il 21 maggio 2024 al Festival di Cannes, dove era in lizza per la Palma d’Oro e aveva ricevuto una standing ovation di quasi dieci minuti. Il film sarà disponibile a partire dal 24 ottobre 2024.
Il mito di Partenope
Il titolo del film richiama il mito di Partenope, che racconta la fondazione della città di Napoli, terra natia del regista. Partenope era una sirena, che viveva su uno scoglio insieme alle sorelle Ligea e Leucosia. Le Sirene erano creature mitologiche, metà donna e metà uccello, che seducevano i marinai con il loro canto ammaliatore, spingendoli a naufragare.
Ulisse, durante il suo viaggio di ritorno a Itaca, doveva attraversare il tratto di mare abitato dalle sirene, allora, su consiglio della maga Circe, ideò un piano per difendersi dal loro canto irresistibile: ordinò ai suoi compagni di tapparsi le orecchie con la cera e di legarlo all’albero di maestra della nave.
Le Sirene, disperate di aver fallito per la prima volta, si gettarono in mare, lasciandosi morire. Il corpo senza vita di Partenope, secondo la leggenda, si arenò sull’Isolotto di Megaride; gli abitanti del luogo, rimasti ammaliati dalla sua estrema bellezza, costruirono un tempio in suo onore e iniziarono a venerarla come una dea. Da quel momento, la città iniziò a prosperare, divenendo, prima, una colonia greca con il nome di Partenope, e, successivamente, la città di Napoli.
La vita di una moderna Partenope
Il film segue la vita di Partenope, una ragazza napoletana, dalla sua nascita nel 1950 fino alla vecchiaia. La protagonista, interpretata nella giovinezza da Celeste Dalla Porta, e in età adulta da Stefania Sandrelli, incarna la bellezza, il fascino e la sensualità della città che rappresenta. Partenope, come le Sirene mitologiche, seduce tutti gli uomini che incontra, compreso addirittura il fratello Armando. Il suo amante più devoto è Sandrino, un amico d’infanzia; tuttavia, il rapporto tra i due si sgretola a causa di un evento drammatico, e Partenope trova un nuovo punto di riferimento: il Professor Devoto Marotta, interpretato da Silvio Orlando, un uomo colto e misterioso, che la guiderà nelle tappe più importanti della sua vita.
Il film segue l’evoluzione di Partenope, dall’infanzia alla maturità, dipingendo il ritratto di una donna affascinante, ma al contempo fragile, la cui esistenza è contrassegnata da amori profondi e perdite tormentose. Inoltre, attraverso la narrazione, emerge la caducità della bellezza e della giovinezza, destinate inesorabilmente a svanire con lo scorrere del tempo, lasciando, però, un segno indelebile nella memoria delle persone.
Oltre a Celeste Dalla Porta, Stefania Sandrelli e Silvio Orlando, anche altri attori di fama internazionale fanno parte del cast. Tra questi spiccano Luisa Ranieri, nei panni di Greta Cool, Isabella Ferrari come Flora Malva, e il Premio Oscar Gary Oldman, che interpreta John Cheever.
La critica si è divisa: mentre Variety ha osannato il film, definendolo una “splendida riflessione cinematografica“; The Guardian lo ha criticato, additandolo come “uno spot per una colonia troppo costosa”. Nonostante i giudizi contrastanti, si tratta indubbiamente di un film in grado di lasciare il segno grazie alla sua capacità di rappresentare un viaggio intimo e realistico attraverso la vita, la giovinezza, la bellezza e l’amore. Paolo Sorrentino, ancora una volta, ha messo in scena un’opera imprevedibile e visionaria, capace di emozionare e far riflettere, riconfermandosi un pilastro fondamentale del cinema contemporaneo.