Sarah Jane Ranieri: Meglio Bionda Che Brunetta

21 Settembre 2015

Sarah Jane Ranieri nasce a Londra. Viveva tra Roma, Londra e Dublino prima di approdare nel 2010 grazie al concorso Un giorno da Deejay organizzato da Linus, a Milano dove vive e lavora nell’emittente radiofonica Radio Deejay.
Che rapporto hai con la città di Milano? Mi piace tantissimo, va veloce. Credo sia la città più adatta ad una schizzata come me. Nella stagione 2011/2012 viene confermata a Radio Deejay insieme a Frank. Da allora non si è più fermata. Di fatti da circa tre anni sono un suo radioascoltatore e non solo visto che seguo i suoi divertentissimi post su facebook, ma la cosa che mi ha colpito di più di Sarah è la sua passione per i libri e l’arte in generale. Per questo motivo ho voluto incontrarla e chiederle. Cosa ti piace leggere? Ultimamente mi diletto molto negli italiani, la mia preferita senza ombra di dubbio è Elena Ferrante e la sua Amica Geniale, a seguire mi sento di seganalare Massimo Robecchi, Cristiano Cavina e Marco Missiroli. Qual è la magia che si nasconde dietro ogni libro che leggi? Entrare nelle vite altrui ed indossarne i panni per giorni, vivendone i dolori e le gioie. Il libro è il miglior trucco per sentirsi qualcun altro e poter tornare noi stessi l’attimo dopo. Cosa deve avere un libro per catturare la tua attenzione? Quando trovo il libro giusto mi immedesimo, mi struggo, non riesco a pensare altro. Mi perdo nelle pagine cercando di assaporarne ogni vocabolo. Mi piacciono i libri ricchi di ironia ed imprevedibilità. Cosa invece ti annoia in un libro? La scrittura troppo semplicistica, vedi Federico Moccia. Spesso hai moderato incontri letterari. C’è uno scrittore che ti ha colpito di più in questi anni e perché? Cristiano Cavina e la sua umiltà, scrittore finalista allo strega con I Frutti dimenticati che si diletta ancora a fare pizze, nella pizzeria di famiglia. Quando è nata la tua passione per la musica? Fin da piccola. Sono cresciuta a pane e Beatles. Mio padre musicista alle feste mie e dei miei fratelli al gioco del ballo (tutti noi bambini ballavamo e quando lui “fermava la musica” dovevamo restare immobili, vinceva il più fermo); lui non ci faceva mica sentire l’ape maia o i vari cartoni animati, alla voce si alternavano Frank Zappa, Cat Stevens, Stevie Wonder, James Taylor, Carol King ed i Queen con i Police. Li sentivo talmente tanto che per me erano degli amici come quelli che passavano da noi per suonare con papà… Quando leggi ti piace ascoltare la musica? No, quando leggo è un po’ come l’ipnosi. Mi incanto e per me c’è solo la lettura.
