Farmacie Stilo – Divulgazione, innovazione e intrattenimento sono la chiave del nostro successo


Che la divulgazione e il business oggi contemplino l’esigenza di utilizzare al meglio tutti gli strumenti a disposizione, vedi le piattaforme social, è cosa nota alle Farmacie Stilo di Milano, una realtà che sta facendo molto parlare di sé anche per la scommessa, vinta, di rendere la farmacia un luogo, non solo fisico ma anche digitale, nel quale potersi confrontare sulle maggiori problematiche legate al benessere, con un approccio originale e assolutamente contemporaneo, rendendo le professioniste che vi lavorano, dei solidi e preparati punti di riferimento coi quali relazionarsi.
Farmacie Stilo – un network in continua crescita
Otto farmacie a Milano, un pop up store in San Babila che ha riscosso enorme successo, oltre 200.000 followers tra Instagram e Tik Tok sono i numeri (in costante crescita) coi quali questo gruppo, a gestione familiare, continua il suo percorso di ampliamento del network.
Durante un aperitivo con amici comuni ho conosciuto per caso uno dei “volti” più noti del gruppo, la Dott.ssa Rachele Guccione, protagonista di tanti contenuti d’informazione sul benessere divulgati dalle loro piattaforme, alcuni dei quali hanno ricevuto fino a 2 Milioni di visualizzazioni.
Abbiamo legato subito e mi sono ripromesso d’approfondire il loro “mondo”, così nei giorni successivi ho passato un pomeriggio in compagnia sua e di Costantino Criaco, Co-Direttore Generale del gruppo, e ho chiesto loro di raccontarsi.
Rachele come sei arrivata alle Farmacie Stilo?
Mi sono laureata in Farmacia a Camerino, nelle Marche, dopo un percorso di studi durato cinque anni, e a Milano ci sono arrivata per caso. Dovevo andare ad un concerto dei ColdPlay e una mia amica, con cui avevo fatto l’Università e che già lavorava per le Farmacie Stilo, mi ha proposto di conoscere questa realtà . Lì ho incontrato uno dei titolari, Domenico Stilo, che mi ha chiesto, poiché stavano cercando personale, se fossi interessata a trasferirmi a Milano ed unirmi alla squadra.



Una coincidenza fortunata quindi!
Assolutamente sì! Ho accettato subito perché amavo già molto Milano, avevo amici, ci venivo spesso, in qualche modo sapevo che sarebbe stata la città nella quale sarei andata a vivere e, perché no, mi sarei realizzata. Nell’estate del 2017, subito dopo la laurea, ho fatto il cammino di Santiago e a Settembre mi sono trasferita definitivamente. Ho cominciato lavorando nella Farmacia Igea e dopo tre anni, a seguito dell’acquisto di una nuova farmacia a Buccinasco, mi hanno proposto di fare la direttrice. Mi sono sentita accolta subito “in famiglia” perché è questo l’approccio che la proprietà ha deciso d’avere con i collaboratori, e credo che ciò abbia contribuito all’importante crescita che c’è stata in questi anni. Sono sempre di sostegno, quando sono arrivata a Milano mi hanno aiutato anche a trovare casa, non posso che essere grata per questo tipo di supporto che va oltre il rapporto datore di lavoro/dipendente.
Negli ultimi mesi vi siete davvero distinti sui social grazie ad una forma di divulgazione e d’informazione assolutamente contemporanea ed originale che genera milioni d’interazioni. Com’è nata questa idea?
E’ nata da una sfida che ha lanciato Costantino. Io non sono entrata subito nel progetto di promozione nel mondo social, c’erano altre colleghe. Loro hanno iniziato nel settembre 2022 e io sono entrata nell’Aprile 2023. É stato un esperimento che si voleva fare. All’inizio non si sapeva bene che taglio dare. Io per esempio ho cominciato senza neanche saperlo, un giorno mi hanno convocato nella farmacia di Cairoli e mi sono ritrovata a registrare il mio primo tik tok. Mi sentivo spiazzata (ride), pensavo di non esserne capace e invece è andata benissimo. Di natura sono una persona decisamente schietta, ironica e sui social credo sia importante parlare un linguaggio che arrivi a tutti anche a chi non ha fatto studi scientifici. Il mio intento era quello di farlo anche in chiave ironica, infatti all’inizio mi hanno affidato argomenti, come dire, “particolari“, sulla stitichezza e sulla “cacca” (ride).
E sono i primi ad essere andati virali?
Esatto. Quello sulla “cacca” appunto, ha fatto oltre 2 Milioni di visualizzazioni. Da quel momento abbiamo studiato molto e trovato il nostro modo d’approcciare i social e utilizzarli.
Immagino sia un valido supporto sia per la clientela che già vi conosce che per quella potenziale.
Sì, attraverso i social abbiamo modo di arrivare a moltissima gente e anche a molte aziende. I clienti in farmacia, non solo quelli più giovani, spesso ci dicono “Sai, ti ho visto sui social” e questo fa sì che il rapporto col cliente diventi, da subito, più “rilassato”.
Quali sono i temi che toccate maggiormente e che sono maggiormente richiesti?
Cerchiamo di approfondire le maggiori problematiche che si presentano in farmacia, i principali dubbi e necessità che mediamente ci vengono sottoposti, dall’acne al raffreddore, herpes, calo delle difese immunitarie, stanchezza e come affrontarla, ma anche consigli sul beauty e approfondenti su temi sociali come i rischi dell’abuso di farmaci, steroidi e droghe.
Al netto dell’aspetto più propriamente legato al benessere generale, in farmacia spesso si chiede supporto per il proprio benessere estetico. Quali sono le discriminanti per cui il farmacista, o il divulgatore scientifico, resta una figura fondamentale anche sui consigli di cosmesi e skincare?
Sì, riceviamo tante richieste sulle problematiche della pelle, ma anche più semplicemente su quale skincare concentrarsi, quali prodotti utilizzare e come.
Interviene Costantino – Perché alcuni prodotti, anche venduti in farmacia o nei beauty shop, ad oggi contengono sostanze importanti, con principi attivi potenti che possono anche causare ipersensibilità se non usati correttamente. C’è bisogno di una concreta preparazione per poter consigliare al meglio e noi ci assicuriamo che la formazione dei nostri collaboratori sia la più completa ed efficace possibile.
La gestione del progetto è di natura familiare, (cinque fratelli e due cugini, ndr.) e questo è bellissimo, ma come si fa a gestire il business e la famiglia?
Sicuramente è molto difficile, perché si mescolano i sentimenti personali alle esigenze lavorative, ma posso dire che nel tempo abbiamo imparato sempre meglio a superare gli eventuali “scontri” naturali, poiché la volontà comune è sempre quella di migliorare e poi si sa, le discussioni più animate si fanno in famiglia perché c’è anche maggiore confidenza (sorride). Ad ogni modo il segreto è stato quello di dividersi mansioni e responsabilità .


Rachele mi ha detto poc’anzi che l’intuizione d’investire risorse ed energie sui social è stata tua, com’è nata?
Ho visto che il gruppo era giovane, forte, affiatato e che generava riconoscimenti da parte dei clienti. Mi sento spesso dire che si sentono davvero coccolati e trattati bene dai nostri consulenti. Ho iniziato a percepire che c’era qualcosa di “fresco”, di sinceramente apprezzato da parte di chi entrava in contatto con noi. Mi riconosco l’intuizione di aver voluto investire sui social e sulle nostre professioniste, ma anche di aver scelto un’ottima agenzia che ci ha guidato e formato.
Cosa devono avere i professionisti che lavorano nelle Farmacie Stilo?
Devono avere sicuramente voglia d’imparare, di mettersi in gioco e tanta voglia di avere successo nella vita. Poi al resto ci pensiamo noi nel senso che scegliamo solo giovani neolaureati ai quali forniamo un programma di formazione ben dettagliato che va dalla farmacologia ai prodotti d’integrazione, dermocosmesi e tocchiamo ormai anche la parte digital e social, perché chi viene e vuole partecipare alle nostre attività social può godere di una formazione anche su quello. Quest’anno abbiamo fatto anche una Marketing Academy, per offrire ai nostri farmacisti un Master in marketing totalmente gratuito poiché sovvenzionato da Farmacie Stilo. Si parla di CRM, di team working, di comunicazione off-line e online, di marketing dei servizi e management e siamo in grado di offrire progetti efficaci dei qualità alle aziende che si affidano a noi.
Quali sono quindi i prossimi passi in termini di crescita del network?
Stiamo lavorando sull’esportare questo format all’esterno delle Farmacie Stilo e abbiamo aperto le porte a chiunque voglia affiliarsi al nostro format e aderire ai servizi che noi riusciamo ad offrire come la formazione, la gestione dello stock, gli approfondimenti, il marketing, ecc. Abbiamo fatto un vero e proprio network che permette anche alle realtà private, o le catene, di incrementare le prestazioni. Anche il nostro pop up store di San Babila ha riscosso un enorme successo e contiamo di replicarne la formula. Il mio sogno è quello di adattare il nostro format alla maggior parte delle farmacie italiane e perché no, anche estere.
A proposito di sogni, quali sono stati i vostri sogni da bambini?
Rachele – Allora io sicuramente fin da bambina sapevo di voler fare la farmacista perché mio papà aveva una farmacia e, soprattutto, perché per me per è sempre stata una passione. Di certo non mi aspettavo di diventare così preso direttrice, di gestire del personale o arrivare al mondo dei social. Sono molto soddisfatta del percorso e grata a Costantino per aver avuto una tale fiducia in me.
E tu Costantino?
(Sorride) Bè se devo essere sincero sognavo di diventare calciatore, poi di diventare medico. La vita però m’ha portato ad altro. Oggi so che ciò che m’ha sempre animato, e mi anima, è il desiderio di aiutare gli altri, di fare impresa, formazione e creare le condizioni migliori per ognuno dei nostri collaboratori e partner di emergere e fare sempre meglio.