MilanFashionWeek – Best of the day #starssystemlive
23 Settembre 2016
Krizia: una gentile rivoluzione
Zhu Chongyun, direttrice creativa e proprietaria del marchio, ha preso sotto la sua tutela lo storico brand italiano nel 2014. Da allora, questa garbata signorina dal valore di quattrocento milioni di dollari annui, ha intrapreso una rivoluzione, felpata e gentile, di immagine. Negli anni Ottanta e Novanta Krizia era imponente, una colonna del made in Itay e del fashion system italiano. Poi i tempi cambiarono. E’ giunto il momento della rinascita, dalla riapertura della storica boutique in Via della Spiga ai salotti e circoli letterari nello Spazio Krizia in Via Manin a Milano. Per la prossima estate Zhu propone una donna lineare e pulita creando giochi tessili dal richiamo dinamico e futurista interessante: pelle laserata, seta croccante, mohair con organza, lamè e jersey. Tutto rigorosamente made in Italy – è tutto italiano, il made in Italy resta un’ eccellenza mondiale – specifica la Chongyun. I colori sono frutto di una ottimale e studiata mediazione fra oriente e occidente, fra la cultura dei pastello e dei primari; si alternano celesti, ori iridescenti, blu oltremare e impeccabili bianchi. Volumi over, giapponesizzanti, si intersecano a balze, plissè, rouge e decostruzioni artistiche che nel mondo cocktail-sera incorniciano la donna ad opera d’arte. Accessori interessanti: cinture sulla base degli Obi giapponesi che si ricollegano al collo con onde metalliche – presenti in tutta la collezione- , macro pochette di pelle e sabot piatti. Si vede l’impronta di Mariuccia Mandelli – direttrice storica di Krizia deceduta lo scorso dicembre- . Il percorso sembra ormai tracciato, che il cammino prosegua. Fra qualche anno torneremo a vedere Krizia al posto che le spetta nel Fashion System. ]]>