Rolling Stone, i migliori album del 2016
Rolling Stone. Del magazine di Jann Simon Wenner si può dire tutto: molti, sfogliandolo, ritengono che abbia perso lo smalto rock (o pop, o glam, a voi la scelta) di un tempo, ma se si dà un’occhiata alla classifica dei migliori album di 2016 subito sale quella sensazione del tipo “Ok ragazzi, scusate, ci avete azzeccato ancora una volta”. I talenti (o presunti tali) lanciati da Mtv e gli unplugged di Justin Bieber non trovano spazio nella top ten del magazine: niente mostri da firmacopie, qui solo rivoluzioni, con RS che ha deciso di assegnare ben quattro posizioni delle prime dieci ad altrettante produzioni hip hop. In America si usa la frase Break the Internet quando qualcosa arriva a sconvolgere il sistema: è esattamente quello che hanno fatto (in tempi e modi diversi) Young Thug (Jeffery), Kanye West (The Life Of Pablo) e Frank Ocean (Blonde). Se del secondo si parla sin troppo fino a intasare il rullo di Twitter, gli ultimi album di Thugger e dell’ex membro degli Odd Future sono due chicche che non possono mancare nella vostra libreria di Itunes. Menzione particolare per Chance The Rapper: la maestria con il quale l’artista di Chicago mescola sonorità black a liriche e pianoforte ha portato il suo Coloring Book sul podio dietro a Blackstar di David Bowie (ancora dobbiamo comprendere la grandezza di quello che chi ha lasciato in eredità il Duca Bianco) e Lemonade di Beyoncé (“Better call Becky with the good hair, uh?”). Piazza d’onore all’indie rock firmato Will Toledo e Car Seat Headrest (Teens of Denial), mentre si guardano da vicino A Moon Shaped Pool (l’ultimo capolavoro dei Radiohead) e Blue & Lonesome, il cover album uscito a inizio dicembre di Mick Jagger e soci. Loro, comunque vada, il posto in classifica ce l’hanno giustamente riservato da circa una cinquantina d’anni.]]>