Lost in Shanghai – NonSoloModeling
Situazione assolutamente e totalmente inaccettabile. Nonostante la frustrazione, la mia bocca non ha emesso più di tre quattro sillabe al giorno per almeno due settimane, durante le quali mi sono nascosta dietro placidi sorrisi, quattro chili di trucco impeccabile ed una chioma perfettamente in piega, dalle sei del mattino alle due di notte. Se non potevo essere divertente, era senz’altro auspicabile essere bella, per essere accettata nel gruppo. Così, mi sono guadagnata il soprannome di “Barbie”, ed un bracciolo della poltrona su cui sedermi. Situazione mediamente accettabile, ma nettamente migliorabile. Piano piano, ho effettuato i primi tentativi di approccio e la lingua ha iniziato a sciogliersi, pur conservando un sospetto accento maccheronico, di cui preferisco non curarmi per evitare di ricadere nel silenzio. Il tempo è passato e ora, oltre ad occupare una poltrona e mezzo, vanto addirittura il diritto di scelta-posto sul bus che ci porta ai casting. Mi concedo il lusso di girare per casa senza trucco (non senza lacca, of course) perché ora posso usare un’arma migliore… Sono riuscita ad accattivarmi le simpatie di un driver che parla solo cinese e ho scoperto che le mie battute fanno ridere in piu di tre continenti. Nessuno mi chiama più “Barbie” e voglio credere sia perché hanno capito che non ho un’anima di plastica e non perché ho levato il mascara.
Ph: Manuela Mariani
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