InsideTheSYSTEM #8 – Photoshock!
Ebbene, cari i miei “photosciocchi”, sappiate che, fosse per voi, non sarebbero esistite le varie Twiggy, Kate Moss, Lily Cole e Cara Delevigne che hanno fatto dei loro “difetti” la loro fortuna, trasformandoli in un marchio di fabbrica su cui costruire un’intera carriera. Voi, oh poveri voi, siete rimasti per caso fermi agli anni 90? Vi do un’aggiornata veloce veloce: oggi LA PERFEZIONE NON E’ DI MODA! Le modelle che vincono, quelle che spiccano, sono quelle che si fanno notare per le loro peculiaritĂ ed uno stile unico e lo stile non andrebbe soffocato sotto montagne di filtri omologanti! Avete presente gli incisivi divorziati di Lara Stone? Le orecchie satellitari di Tanya Dziahileva? Gli occhi fuori misura di Masha Tyelna? Non è un caso che personaggi come Alice Dellal, riconosciuta non di certo per l’armonia e la grazia dei suoi lineamenti o Charlotte Free, capelli rosa e carenze verticali di una certa rilevanza, prestino oggi il volto alle piĂą importanti campagne pubblicitarie. Voi sapete bene che io sono un’estimatrice della bellezza con la “b” maiuscola ed un giudice severo, quando si tratta di moda e modelle; ma la moda si evolve e con essa anche le sue piĂą degne rappresentanti! Lasciate quindi riposare le vostra dita bollenti tra un “aggiustatina” e l’altra e chiedetevi se è davvero il caso di regalare alla vostra Gisele Bundchen il setto nasale di Bianca Balti. E voi, modelle, modelline e aspiranti tali, non pregate il fotografo di farvi somigliare alla Bellucci da giovane, perchè rischiate che, varcata la soglia della studio, vi venga chiesto dove avete lasciato la valigia del trucco, “che la modella dovrebbe arrivare a momenti” (tratto dalla storia vera di una modella un po’ meno “vera”). In sostanza, la postproduzione è cosa buona e giusta, è veramente cosa buona e giusta, ma va assunta in piccole dosi; come me.]]>