Decadence 2.0
Contro naturalismo e verismo, verso la seconda metà dell’ 800′, si contrappose una corrente culturale che detterà le basi del romanticismo e delle arti novecentesche: il decadentismo. Termine coniato dal tradizionalismo ottocentesco per indicare un insieme di poeti, letterati e artisti agli occhi della critica di allora dissoluti e corrotti. I “decadenti” non si offesero dell’appellativo e lo adottarono, orgogliosi della loro diversità. Sarà Verlaine ad ufficializzare gli ideali alla base del movimento nel 1886 sulla rivista “le decadent”. Dal mondo maledetto, irrazionale, gotico e romantico nasce Decadence 2.0. Pulito e lineare, senza merletti d’altro secolo. Cromatismi scuri: blu oltremare, nero, verde marcio. Jersey avvolgente, vestibilità over. Presenti elementi di grossa maglieria per donare un aspetto semplice ma estremamente disinvolto. Gli sguardi sono persi, i volti desolati senza perdere erotismo e le foto sembrano accompagnare dei versi di Mallarmè. Qualche elemento surreale accompagna gli scatti per sottolineare l’irrazionalità del sentimento e dell’ emozione. Quattro giovani ragazzi si alternano per raccontare una storia passionale senza fine e senza gloria, con tratti alieni, pose antiche e vuoto interiore. Raccontiamo l’ospite inquietante di Nietzsche, il nichilismo di ieri e di oggi. Il decadentismo ha sconfitto quello di fine 800′. Magari sconfiggerà anche quello 2.0.
Ph: Marco Castellani & Renèe Liszkai
Styling: Pietro Rebosio
Set Assistant: Luca Zanni
MUA & Hair: Sara Chris
Model: Maria A., Brando @ Beyond Models Tutta @ Next Models Management Riccardo Piane @ I Love Models Management