Mattia Saltini – Into the wild
Mattia Saltini. Bellissimo e fuori dal comune, amante di animali, viaggi e sport. Comincia con la scuola di formazione per aeronautica militare poi abbandona. Troppe regole, spazi vitali troppo ristretti. Ha ampie vedute, lontani orizzonti. Parte per New York, poi l’Australia poi di nuovo in Italia. Esperienze e crescita interiore, prima di tutto.
Mattia, sei un ragazzo molto bello, hai un fisico perfetto e hai lavorato e lavori come personal trainer. Passione, professione… entrambe? Da sempre?
Dunque, da bambino non ero un grande amante dello sport. O meglio, non amavo gli sport di gruppo. Da ragazzino poi ho scoperto il mondo del fitness, dove ci si allena individualmente. Dai sedici anni circa ho corretto l’alimentazione, ho cominciato ad allenarmi parecchie ore alla settimana. Poi ho rallentato e cominciato a fare altro. A fare anche altro. Ho lavorato in varie palestre e anche ora lavoro privatamente come personal trainer. Ora mi alleno meno, ho mesi dove vado molto spesso in palestra e mesi in cui stacco completamente. A 21 anni diciamo che ho più o meno abbandonato, sono partito. Professione lo è di certo. Passione sì, ma ne ho di più grandi.
Hai cominciato molto giovane con la palestra, non ti piacevi com’eri?
Mah… sì mi piacevo. Non pensavo nulla in particolare. Avevo un fisico normale. Volevo trasformarmi, almeno un po’, il giusto diciamo. Quasi una sfida con me stesso.
Tutto naturale, niente “aiutini” per aumentare la massa muscolare?
Mai, nulla. Davvero. Nemmeno proteine in polvere.
Bello questo, meno male. Siete in pochi. Prima hai detto di avere passioni più grande rispetto al fitness…
Si, gli animali, ovviamente.
Originale. Forse perfino rara come passione oggigiorno. A differenza del fitness credo sia qualcosa che ti porti dentro dalla nascita, giusto? Non sono amori che nascono postumi solitamente…
Esattamente. Dalla nascita. Ho cominciato ad essere affascinato dal mondo animale quando ero piccolissimo, con i dinosauri. E’ entrato nella mia vita quando sono partito per l’Australia, dove lavoravo con cavalli, bovini, cani… bellissimo. Al mio ritorno in Italia ho cominciato in una scuola di equitazione, dove mi occupavo dell’addestramento dei cavalli. Addestramento etico, se così si può dire. A livello umano. Lavoravo, e lavoro, sul rapporto uomo-cavallo a livello di rispetto e comportamento.
Molti animali pochi uomini… sono meglio i primi?
Si. Preferisco stare con gli animali, sinceramente. Anche perché sto molto bene anche da solo, non mi fa paura la solitudine. In Africa quando ero a fare volontariato con i grossi felini ho avuto grandi momenti di solitudine. Ma nemmeno ci penso. Vorrei tornarci a breve fra l’altro. E credo che così sarà…
Poche persone molti animali quindi. Situazione sentimentale?
Non amo parlare molto dei sentimenti. Al momento ho una situazione abbastanza delicata. Ho delle passioni e degli obiettivi particolari, difficili da integrare con la maggior parte delle ragazze contemporanee. Chi odia discoteche e vita mondana ma ama camminare nei boschi, viaggiare, stare a stretto contatto con la natura ha difficoltà a incontrare una persona che, diciamo, comprenda alle volte.
Total look: Levi’s
Il tuo futuro lo vedi con gli animali?
Certamente. Molto difficile come obiettivo riuscire a vivere solo di quello, ma faccio e farò il possibile.
La tua vita con loro la racconti anche sui social, dove sei abbastanza seguito. Quanti ti seguono perché sei bello e quanti perché effettivamente ammirano quello che fai?
La metà di direi, anche se mi è difficile stimarlo. La metà. Ricevo molti apprezzamenti per quello che faccio e in molti sono realmente interessati al mio rapporto con gli animali e al mio stile di vita. Mi piace raccontarlo sui social. Io riporto me stesso senza filtri.
Davvero?
Davvero. Riporto i comportamenti e le scelte che più mi caratterizzano. Chi comprende bene, chi no… amen.
Giusto. Senti sei molto stiloso, Mattia, casualità o interesse?
Casualità assoluta – ride – mi alzo al mattino e, ti giuro, mi vesto a caso. Non mi interessa. Ogni tanto mi piace anche, quando ne ho occasione, mettere l’abito. Mi diverte trasformarmi. Amo giocare un po’ con gli opposti.
Ti vesti a caso? Non sembrerebbe… forse perché tendi a comprare un po’ sempre le stesse cose in modo tale che in qualsiasi modo te le metta funzionino bene? Hai uno country-style molto ben fatto.
Si credo sia quello. Effettivamente compro molti jeans, giubboni, camicie a quadri… è il mio stile. Quindi alla fine sono tutti capi che girano bene fra loro.
E sei anche aiutato da un fisico e un volto perfetti. Certo difficile che qualcosa ti stia male.
Scusami ma sto mangiando.
Ah… tranquillo fai pure. Stai mangiando alle undici del mattino perché ti sei svegliato tardi o per qualche regola del fitness che ti impone di mangiare a metà mattinata? Che stai mangiando?
-Ride- no mi sono alzato tardi effettivamente. Sto mangiando sette uova, fette biscottate con marmellata, cioccolato fondente e una banana.
Sette uova? Sei sicuro che facciano bene? Sono quasi cinquanta uova alla settimana…
Il mio gruppo sanguigno lo permette…
Il suo gruppo sanguigno credo abbia qualcosa di particolare, effettivamente. Il selvaggio ragazzo sembra non fermarsi di fronte a nulla. E se è possibile avere una dote, sembra che lui la possegga.
Video: Federica Campanile
Ph: Martina Zanini
Creative director: Alessandro Nava
Style: Pietro Rebosio
Mua & Hair: Kim Elija Gutierrez