Move Cappelli – Massimiliano Amicucci
21 Ottobre 2015
Il mio incontro con Massimiliano Amicucci nasce dalla mia grande passione per i cappelli e dalla ricerca di uno di essi, particolarissimo e praticamente introvabile, fino a quando mi sono imbattuto nel suo show-room, a Roma ed è stato come entrare in un set cinematografico. Attraversando la porta del suo laboratorio si percepisce l’incanto di un posto magico dove le maestranze dell’artigianato Italiano regnano indiscusse.
Come nasce la tua passione/arte nel creare cappelli? Nasce una trentina di anni fa nel 83’ ed é successo tutto per caso lavorando in un altro laboratorio con una storia antica ed affascinante. Il lavoro si é trasformato in passione quasi immediatamente. In quegli anni lavoravo prevalentemente per il cinema ed il teatro, quindi con una manualità accostata alla storia del costume, realizzando cappelli classici per i film più importanti al mondo. Ora da cinque anni mi sono staccato da quella società ed ho creato Move Roma, un marchio che produce cappelli per la moda con due collezioni all’anno che presentiamo in Italia durante Pitti Uomo di Firenze e a Parigi per le sfilate della donna. Mantenendo ben salde le nostre origini con il cinema. Hai lavorato con i più grandi registi al mondo, quale di questi film ti ha richiesto più energie? Forse tra i più difficili c’è stato “Marie Antoinette” di Sofia Coppola o “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie dove ho curato i cappelli di tutti gli attori, tra cui Jude Law e Robert Downey Jr., con un cast immenso e tantissimi cambi di scena. Senza dimenticare “Les Misérables” con Hugh Jackman e Russel Crowe. Lavori borderline tra cinema e moda … cosa preferisci? Personalmente amo cambiare, quindi uno rafforza l’altro, però le mie origini prevalgono sempre. Il mio amore per il cinema é una fonte inesauribile. Quali materiali preferisci utilizzare, e qual’è il più insolito che hai usato? Quest’anno abbiamo sperimentato la gomma, che per noi e completamente nuova e decisamente interessante, lavoriamo molto sui processi d’invecchiamento e sperimentazioni su pelle e feltro. Cosa ti serve sapere di una persona per consigliare il cappello giusto? L’importante è vederla per capire la conformazione del viso, la statura e l’abbigliamento. Ma non c’é una regola precisa, dipende molto da come ci si vede con un cappello, se te lo senti bene e lo porti con disinvoltura non c’é una regola scritta. Sicuramente sarai ricordato anche per quello che porti in testa.Official Website: Move Roma
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