Chiara Losh – Dimostro non mostro
Lei è Chiara Losh, nata a Casale Monferrato nell’aprile del 1991. Ballerina, cantante, presentatrice. Occhi celesti, folta chioma rosa, timida ma decisa. Stilosa e determinata. In costante trasformazione e senza paura dei cambiamenti – l’avrete vista nel corpo di ballo di Pintus all’Arena o alle prese con SportCam, il programma televisivo che conduce su La3 – sorridente e sicura di sé.
Coat: Miranda Konstantinidou / Cloak: Miranda Konstantinidou / Shoes: Castañer
Left, Cloak: Miranda Konstantinidou / Right, Hat: Patrizia Fabri
Coat: Miranda Konstantinidou / Cloak: Miranda Konstantinidou / Shoes: Castañer
Cosa ne pensi del tuo percorso lavorativo?
Si è più volte mutato. Sognavo di fare la ballerina e la cantante ma poi ho scoperto la conduzione e dal quel momento la mia vita lavorativa è cambiata. Oggi conduco un programma tv, canto e ballo: faccio quello che ho sempre amato e che mi fa sorridere. Sono una persona dinamica e non pongo limiti alla mia fantasia. Ogni mattino mi alzo e rimbocco le maniche per crearmi il futuro che vorrei.
Cos’è per te la musica, quanto influisce sulla tua vita?
Da piccola cantavo il ritornello de La Solitudine di Laura Pausini, il problema era che ricordavo solo una frase e la ripetevo all’infinito in tutta la melodia. Poi ho iniziato a ballare, poi a cantare e a suonare la batteria – si so che non sembra ma la sapevo suonare – e ora passo i miei giorni ad individuare nuove colonne sonore da tenere sempre con me. Ho sempre cantato, canto e sempre canterò. – Penso che i miei vicini di casa non ne possano più -.
Cardigan and skirt: Yerse / Hat: Patrizia Fabri
Left and centre, Total look: Miranda Konstantinidou / Right, Cardigan: Yerse / Hat: Patrizia Fabri
Total look: Miranda Konstantinidou
Cosa ti ha spinta a fare i capelli rosa?
In realtà sono andata dal parrucchiere per farmi biondissima ma poi al momento di fare il colore in molti mi hanno detto “Il rosa, il rosa, il rosa è il tuo colore!”, ci ho pensato un po’ su e ho detto “Vada per il rosa!”. Sono passati quasi sei mesi e sono contentissima della mia scelta, mi sento a mio agio e dopo venticinque anni da bionda mi piace vedermi così.
Chi è la ragazza che hai tatuata sul braccio, se sei tu e cosa rappresenta?
Sono un’appassionata degli Indiani d’America, proprio come mio papà. Mi piace leggere i loro racconti e riflettere sulla loro cultura. Il tatuaggio è un po’ il mio alter ego, la mia compagna di vita che mi completa caratterialmente. Mi assomiglia ma non sono io, è la mia metà in un certo senso.
Coat: Yerse / Jewel: Miranda Konstantinidou
Coat: Yerse / Skirt: Desigual
Coat: Desigual / Jewel: Miranda Konstantinidou / Body: Cheek by Lisca / Jeans: Levi’s
Cos’è la femminilità per te?
Mi rendo conto di non essere una femme fatale, se provo ad avere atteggiamenti sexy scoppio a ridere da sola. Non sono poi così credibile in quelle vesti. Penso invece che la femminilità sia semplicità e fragilità. Non di certo aggressività.
Cosa ne pensi dell’uso del corpo femminile sui social?
Il corpo diventa spesso un oggetto da esporre e la personalità tende a non essere valorizzata o posta in secondo piano. Va bene mostrare se stesse fisicamente ma poi ci deve essere qualcosa da di-mostrare! Penso inoltre che se ci si vuole rendere visibili per il proprio fisico sia necessario ricordarsi che si diventa automaticamente responsabili di un messaggio, per gli altri e per se stessi, positivo o negativo che sia. Il web è bello perché libero ma frequentato da persone influenzabili in vario modo. Ognuno scelga come proporsi e cosa guardare sapendo che tutto porta a delle conseguenze. E’ necessario costruire ogni giorno qualcosa di solido, non solo basato sull’immagine. Per se stessi prima che per gli altri.
Video: Federica Campanile, Samantha Rivieccio
Photo: Martina Zanini
Assistant: Paola Cuppoletti
Styling: Pietro Rebosio
Assistant stylist: Chiara Angelinetta
Interview: Alessandra Trabucchi
Mua & Hair: Kim Elija Gutierrez