Elena Barolo
12 Novembre 2015
Bellissima torinese ed ex velina bionda (anche se lei non ama ricordarlo a causa di colleghi giornalisti che trovano bersaglio facile sulle due ragazze che ricoprono il ruolo più ambito in TV dalle teenagers). Da qualche anno la sua passione per la moda è diventata un vero e proprio business consolidato. Il suo blog “Affashionate” è ora uno dei più seguiti in Italia.
Il tuo blog Affashionate è seguitissimo. Come nasce la tua passione per il blogging? Da quando avevo dodici anni la moda ha iniziato ad essere al centro della mia vita, collezionando riviste e libri. Ad un certo punto volevo fare la modella, per poi rendermi conto che non superando i 170 cm di altezza diventava difficile, quindi non rientravo nei canoni. Poi mi sono iscritta allo IED per studiare design, ma vincendo il concorso di “Striscia”, la vita mi ha portato a fare altro. Dal 2012 tutto è cambiato, ho aperto il mio blog ed il lavoro in TV è diventato secondario. All’inizio ero sola, ora ho quattro collaboratori ed un’agenzia che chiude i contratti. Siamo una bella squadra. (Not bad Elena!) Una tua dichiarazione ultimamente ha fatto tremare i tuoi colleghi: “Io mi voglio bene, però se penso che un tempo le icone di stile erano Lady D e Jackie O’ ed ora sono le blogger… #mondoalrovescio”. (Chiariamolo una volta per tutte, oggi i fashion blogger come Elena, hanno un ruolo importante nel fashion system. All’inizio, anche i più fondamentalisti della moda erano scettici su questa nuova figura, ora un loro spazio ce l’hanno e va riconosciuto…ma con calma.) Diciamo che il mio percorso per guadagnare credibilità tra i giornalisti è stato il peggiore che potessi avere (ride). Fare la velina prima e la blogger dopo…cosa mi manca? Il Grande Fratello? Lo so è come buttare carne al macello. Ma mi so difendere bene e i risultati ci sono. Posso dirlo apertamente, durante la settimana della moda ci sono alcune colleghe che fanno a gara a chi ha più followers su Instagram, di conseguenza innalzano il livello di spocchia. Ma di cosa stiamo parlando? Ecco da dove deriva la mia indignazione e di conseguenza la dichiarazione. Insomma mi ci metto in mezzo pure io, se torniamo indietro negli anni Ottanta e Novanta, lì sì che c’erano delle vere icone in prima fila, non le fashion blogger. I tempi cambiano a pari passo con la rapidità con cui si divora la moda. Questo è solo un segno dei tempi. Designer preferito? Questo dipende molto dalla collezione e dalla stagione. Se devo sceglierne uno con cui non si sbaglia mai direi Azzedine Alaia. La sua caratteristica è che non sfila, non gli è mai importato nulla perché ha le sue clienti e il prodotto vende da un trentennio. Quando si dice la famosa frase: “Questo abito è per sempre”, credo che questo sia il suo caso. Un vero “must have” come la camicia bianca di Ferrè. Viaggi spesso… Cosa non deve mai mancare nella tua valigia? Le cuffie per ascoltare la musica, così mi rilasso, il computer e il beauty con i miei trucchi inseparabili. Che ne pensi della collezione di Balmain per H&M? Mi piacciono tutte le collaborazioni di H&M perché danno la possibilità a tutti di acquistare un capo che magari non potrebbero permettersi in versione prima linea. Anche se ho visto che proprio democratica non è questa collezione. Alcuni capi arrivano a 500€. E’ un ottima operazione di marketing anche per far conoscere il brand, come era successo anni fa per Lanvin e adesso per Balmain, magari qualcuno lo ricordava come un designer antico, invece non lo è affatto.]]>