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Liz Parrish: il futuro della longevità

Liz Parrish: il futuro della longevità

Nives Boncristiano
Liz Parrish

Liz Parrish, 53 anni e con l’aspetto di una venticinquenne, è conosciuta come la “paziente zero” delle terapie genetiche sperimentali.

Fondatrice e CEO di BioViva, ha deciso di sottoporsi personalmente a queste procedure rivoluzionarie con l’obiettivo di rallentare o invertire i segni dell’invecchiamento.

Liz Parrish
Liz Parrish, Fondatrice e Ceo di BioViva

Con la sua visione innovativa, Liz Parrish cerca di sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sull’uso delle terapie genetiche non solo per curare malattie, ma anche per prevenire il declino fisico e cognitivo legato all’età.

La sua azienda è all’avanguardia nello sviluppo di terapie personalizzate e rigenerative, mirate a prolungare la salute biologica delle persone e ridurre il divario tra l’aspettativa di vita e gli anni vissuti in buona salute.

Il viaggio di Liz Parrish come “paziente zero

La sua decisione di diventare il primo soggetto sperimentale di queste terapie nasce nel 2015, dopo aver scoperto che il figlio soffriva di diabete di tipo 1.

Da quel momento, Liz Parrish ha iniziato a esplorare soluzioni sperimentali per combattere malattie come il diabete, il cancro, la demenza senile e le patologie cardiache, tutte legate, in gran parte, al processo di invecchiamento.

Animata dal desiderio di trovare una cura per queste malattie, Liz Parrish ha deciso di diventare la cavia delle terapie genetiche sviluppate dalla sua azienda, monitorando i risultati su se stessa.

Liz Parrish

Poiché negli Stati Uniti tali sperimentazioni erano vietate, si è recata in Colombia per sottoporsi alle prime iniezioni nel 2015 e di nuovo nel 2020.

La procedura consiste nell’iniezione di un virus modificato, caricato con DNA umano, capace di modificare il corpo dall’interno.

I costi di queste terapie possono variare da 100 mila a diversi milioni di dollari.

Il primo trattamento, denominato “Follistatina”, aveva come obiettivo l’aumento della massa muscolare, un aspetto cruciale per prevenire malattie degenerative, promuovendo la crescita muscolare e prevenendo il deterioramento muscolare.

Il secondo trattamento, “Klotho”, mirava invece a migliorare le capacità cognitive, potenziando le performance mentali.

Il ruolo cruciale dei telomeri

I telomeri, strutture presenti nei cromosomi, giocano un ruolo fondamentale nell’invecchiamento e nello sviluppo di malattie come il cancro.

Poiché proteggono i cromosomi dall’usura, la loro lunghezza è direttamente correlata alla salute cellulare.

Dopo essersi sottoposta alle terapie genetiche, Liz Parrish ha osservato che i telomeri nei suoi globuli bianchi si erano allungati del 9%, equivalente a un “guadagno” di circa 20 anni in termini di salute biologica.

Questa scoperta ha spinto la comunità scientifica a considerare i telomeri un campo di ricerca sempre più promettente nella scienza della longevità, poiché rallentare il loro accorciamento potrebbe significare prolungare la vita e migliorare la salute.

Liz Parrish

Dibattito nella comunità scientifica

Nonostante queste terapie, ancora sperimentali, abbiano suscitato scetticismo in alcuni settori della comunità scientifica, Liz Parrish resta fermamente convinta che la biotecnologia possa rivoluzionare la medicina e migliorare la qualità della vita, aiutando a combattere le malattie legate all’invecchiamento.

Di fronte alle critiche, ha risposto con determinazione:

41 milioni di persone stanno morendo in questo momento a causa di malattie associate all’invecchiamento. Potremmo salvarle. Dobbiamo essere dalla parte giusta della storia

Oltre a essere una pioniera nelle terapie genetiche, Liz Parrish è una voce autorevole nel campo della bioetica e degli scenari futuri legati all’evoluzione umana, con un focus particolare sulla salute globale attraverso l’innovazione scientifica.

Liz Parrish

Un mondo migliore: fare di tutto per valorizzare la vita

Dobbiamo chiederci in che tipo di mondo vogliamo vivere? un mondo in cui le persone sono consegnate alla sofferenza o un mondo in cui facciamo tutto il possibile per proteggere la vita e valorizzarla?

L’ Intervento di Liz Parrish al Longevity World Forum

Liz Parrish è stata una delle protagoniste del Longevity World Forum, tenutosi ad Alicante il 17 e 18 ottobre.

Il congresso ha esplorato i progressi più recenti nel campo della longevità e della salute nell’invecchiamento, trattando argomenti come la medicina rigenerativa, l’intelligenza artificiale applicata alla biologia dell’invecchiamento, la genetica e l’impatto delle abitudini di vita sulla longevità.

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Liz Parrish

Durante la conferenza intitolata “Terapia Genica nella Longevità”, Liz Parrish ha condiviso le sue esperienze e i suoi successi nel campo delle terapie genetiche, offrendo un contributo prezioso al dibattito sulle prospettive future della scienza legata all’allungamento della vita.

Mentre le terapie genetiche attualmente approvate possono già trattare condizioni come disturbi retinici ereditari, atrofia muscolare spinale, emofilia A e B e anemia falciforme, nuove terapie in fase di approvazione potrebbero portare a progressi straordinari, come l’allungamento dei telomeri, l’aumento della massa muscolare, il miglioramento delle funzioni cognitive e la protezione di organi vitali come i reni e il cuore.

Ha inoltre spiegato che in futuro le terapie genetiche potrebbero essere somministrate comodamente a casa tramite dispositivi innovativi, come spray nasali, aprendo la strada a trattamenti più semplici e accessibili per tutti.

Liz Parrish
Liz Parrish alla 3° edizione del Longevity World Forum ad Alicante

La nota dolente del suo discorso è arrivata quando ha rivelato l’enorme quantità di denaro necessaria per trattare un singolo paziente con queste terapie.

Tuttavia, ha anche mostrato come questi costi potrebbero ridursi drasticamente se si aprissero le porte a una maggiore accessibilità, permettendo a più persone di beneficiare dei trattamenti.

Liz Parrish ha sottolineato l’importanza cruciale di reperire fondi per poter rendere questi trattamenti accessibili su larga scala, con l’obiettivo di curare il maggior numero possibile di persone affette da patologie legate all’invecchiamento.

Nel suo intervento ha rivelato che quest’anno oltre 36 milioni di persone perderanno la vita, di cui quasi 15 milioni in modo prematuro, a causa di malattie legate all’età.

Liz Parrish

Invecchiamento ed Etica: un futuro di sfide e domande

Le terapie genetiche rappresentano una frontiera affascinante nella lotta contro l’invecchiamento, ma sollevano anche interrogativi etici fondamentali.

È giusto alterare i meccanismi naturali del nostro corpo per cercare di fermare il tempo?

E quali conseguenze potrebbe avere questa ricerca per la società e per l’equilibrio tra vita e morte?

Ci troviamo realmente all’alba di una nuova era in cui potremmo contrastare il declino legato all’età, o siamo semplicemente sognatori che si illudono di poter riscrivere le leggi della natura?

Queste domande sfidano non solo la scienza, ma anche la nostra comprensione del ciclo della vita.

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