Vanessa Villa: “Viaggi e karate, il puzzle della mia vita”
“Si va via per tornare” afferma Dacia Maraini. Specialmente se hai ventisei anni e hai già visitato luoghi preclusi alla maggior parte dei tuoi coetanei. Però ora che il suo ruolo di presentatrice e volto del web la porta, e l’ha portata in passato, a toccare i quattro angoli del globo, Vanessa Villa ammette di tornare nella sua Riccione molto meno rispetto a qualche anno fa. Quella solarità tipicamente romagnola però Vanessa se la porta sempre dietro, in ogni esperienza lavorativa: davanti alle telecamere o alle kermesse e manifestazioni alle quali interviene. Senza filtro, perché “sui social appaio così come sono”, afferma con forza. Il karate, la sua passione più grande, le ha dato quella grinta e quella lucidità per lavorare sodo, giorno dopo giorno. Perché “più semini e più possibilità ci sono che l’universo lavori per te”.
Per rompere il ghiaccio partirei col tema del nostro magazine. Se avessi un desiderio da esprimere, quale estate vorresti rivivere?
Non c’è un momento o un’estate in particolare che vorrei rivivere, in realtà. Io penso che ognuno di noi debba godersi il momento, proprio nell’istante in cui accade e poi lasciarlo là e guardare avanti, perché il futuro ti porterà sempre qualcosa di migliore.
L’idea di “vivere al massimo” mi fa pensare alla Romagna. Com’è crescere in questo luogo?
Io sono un po’ una local atipica perché viaggio moltissimo. Passare l’estate a Riccione a volte mi fa sentire una turista. In passato mi sentivo di appartenere di più a quel territorio, me lo vivevo completamente.
Vorrei parlare della tua carriera sportiva. È strano vedere una persona esuberante come te in uno sport come il karate, che richiede rigidità e disciplina.
È proprio su questo che si basa la mia persona. Sono un insieme di contrasti: sono una donna che ha fatto suo uno sport decisamente maschile. Mi piace l’idea di unire il rigore di questa pratica a un po’ di follia e spensieratezza. Sono una persona semplice che però si trova a viaggiare per il mondo e fare esperienze incredibili, come successo in Donnavventura.
Per te con il karate è stato un colpo di fulmine?
Ho cominciato prestissimo, quando avevo otto anni. Prima avevo provato altri sport – danza classica e ginnastica artistica – ma non avevo la passione. Il karate mi ha rapito, mi ha fatto entrare in una dimensione completamente diversa. Mi sono innamorata prima di tutto della filosofia, poi dei movimenti – la danza del karate – e dell’avere una vera e propria guida. Lo scorso inverno ho preso anche l’attestato di insegnamento, per iniziare un’altra avventura. Ora difficilmente riuscirò a dedicarmi a questo aspetto, ma in futuro è sicuramente in programma.
In Italia c’è un po’ la cultura sportiva della vittoria a tutti i costi. Nel karate si avverte in egual misura questa necessità?
Quando passi all’agonismo lo fai per alzare il livello, per vincere. Ma nel karate non è tanto l’ossessione per la vittoria quanto per l’automiglioramento. L’obiettivo è raggiungere la perfezione, che si corona sì attraverso la vittoria ma che si raggiunge solo attraverso l’allenamento.
Dopo Donnavventura sei stata reporter per TGCOM24. Il tuo lavoro ti ha portata sia davanti che dietro alla telecamera. Com’è stato?
Il primo viaggio in Jamaica mi ha permesso di fare un’esperienza davvero completa, dalle riprese, ai testi fino al doppiaggio. Stare davanti alla telecamera mi è sempre piaciuto, mi trovo bene davanti ai riflettori. Agli inizi di Donnavventura ero molto in imbarazzo a parlare – sono una ex timida -. Posso dire che questa esperienza mi ha aiutato ad aprirmi. Ora non ci penso e quando vedo accendersi la spia rossa della registrazione vado a ruota libera.
Nel tuo passato, c’è mai stato un momento in cui ti sei trovata a riflettere su quello che volevi fare?
L’anno prima di Donnavventura. Avevo appena finito di studiare e facevo solo due gare l’anno. Il lavoro da modella non mi bastava più, così ho iniziato ad aiutare il mio ex compagno nel suo lavoro di fotografo e videomaker. Ho iniziato a viaggiare, continuando a chiedermi cosa avrei fatto. Ecco che un anno dopo è arrivato Donnavventura, che mi ha permesso di fare il salto di qualità e dato anche una certa visibilità.
È l’occasione che ti permette di far uscire il talento, o se qualcuno è bravo davvero prima o poi qualcosa succede?
La seconda. Più semini, più probabilità ci sono che l’universo ti metta di fronte a tante occasioni che tu devi avere il coraggio e l’intelligenza di cogliere. Se ti dai da fare, il successo arriva. Il talento, lo studio e l’allenamento vanno di pari passo.
Tu fai tante cose. Sei giornalista, influencer, presentatrice tv… Non hai mai temuto che tutta questa esposizione ti togliesse tempo per le passioni o per gli affetti?
Già come sportiva mi sono dovuta a sacrificare tantissimo. Il karate è stato in tutto e per tutto una palestra di vita. C’è chi pensa che gli influencer abbiano un sacco di tempo libero ma non è così. Ho poco tempo, ma ho imparato a organizzarmi. Cerco di concentrare i momenti che ho per i miei amici, la mia famiglia e il mio compagno. Quando sono in un luogo anche per lavoro sono lì al 100%, poi magari mentre sono in volo incastro qualche altro impegno. Sono tante cose da fare, ma non riesco a immaginarmi senza neanche un tassello di questo puzzle.
Ti senti a tuo agio con il tuo corpo?
Ho passato un periodo abbastanza lungo, durante l’università, dove ero molto magra a causa di problemi di alimentazione. Volevo avere di nuovo controllo su una vita che mi sembrava troppo caotica. Sono arrivata al punto in cui non avevo più il ciclo, il mio corpo mi ha fatto capire che mi stavo distruggendo e ho iniziato un percorso di guarigione e riflessione con me stessa.
Attraverso i social ti senti di lanciare un messaggio positivo alle ragazze che ti seguono?
Certo. Ognuno è unico a se stesso, però è bello avere figure a cui ispirarsi. Quello che dico alle ragazze è di prendermi come ispirazione, se vogliono, ma non smettere mai di cercare quel qualcosa dentro di loro che le fa sentire uniche. Non cercate di emulare nessuno.
Con Donnavventura hai avuto la possibilità di visitare posti splendidi in luoghi da mille e una notte, ma nel tuo privato che tipo di viaggiatrice sei?
Anche in questo sono molto mutevole. Quando viaggio mi piace conoscere persone e culture nuove. Per conoscere un posto bisogna guardarlo con gli occhi di chi ci vive. A Beirut, ad esempio, ho partecipato a un battesimo – una festa strepitosa – mentre il giorno dopo ho fatto una camminata e la sera ho ascoltato la musica locale. I luoghi di lusso sono belli, ma quello che preferisco è vivere il luogo in tutto e per tutto.
Quando fai un viaggio cosa porti a casa?
Tutto. Insegnamenti, profumi, sapori, suoni. Nuovi volti, nuove storie. Per me i viaggi sono ricchezza, un’occasione per migliorarsi e imparare qualcosa di diverso ogni giorno.
Ph: Azzurra Piccardi
Mua: Valentina Pagni
Hair: Ornella Gioé
Style: Vito Rodriguez
Location: QC Termemilano