Emanuela Postacchini
26 Maggio 2016
Emanuela Postacchini, marchigiana residente ormai a Los Angeles, è tra le giovani attrici italiane che Hollywood sta tenendo d’occhio. Bellissima, talentuosa e molto determinata, inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, dividendo la sua carriera tra moda e tv, ma è il cinema la sua vera passione. Dopo il film Poker Generation di Gianluca Mingotto, nel 2013 entra nel cast di due importanti produzioni internazionali: Third Person di Paul Haggis al fianco di Liam Neeson e Adrien Brody e Thursday di Balazs Juszt. L’abbiamo fotografata a Los Angeles e…
Un’italiana a Los Angeles. Più che dire che hai trovato l’America si può dire che è l’America ad aver trovato te. Grazie questo è un bellissimo complimento. L’America è una realtà fatta di grandi opportunità che mi sta regalando moltissime soddisfazioni. Credo che l’espressione “trovare l’America” per me rappresenta in primis crearsi un piccolo spazio di benessere e serenità in una terra cosi grande. Pertanto posso affermare di aver trovato la mia America. Anche quest’ultima pero’ ha trovato me… nell’amore (ride, n.d.r.). Guardiamo il tuo Instagram e pensiamo che una parola come eclettica sia a dir poco riduttivo. Tra le tue tante passioni, qual è quella che ti fa alzare la mattina col sorriso? L’amore per le persone che fanno parte della mia vita, la passione per la mia arte, svegliarmi la mattina sotto questo cielo sconfinato ed avventurarmi nella natura delle Hollywood Hills per un hike… Recitare è anche trasformarsi. E la versatilità è un dono. Quali sono le cifre del tuo stile? Ammiro moltissimo lo stile vintage – retrò in particolare anni ’50 e ’60 –. Lo trovo così elegante! Qui a Los Angeles si trovano moltissimi vintage stores e a volte mi diverte andare e scegliere degli outfit di diverse epoche. In America, c’è molta libertà di espressione e lo stile qui non si segue ma si crea! Cosa ti fa sentire speciale del tuo essere italiana, nel tuo ambiente? Sia chiaro che i valori che ci vengono trasmessi in Italia fin da bambini non sono paragonabili con il resto del mondo. Vivendo a Los Angeles e vedendo la realtà con cui mi confronto sono davvero orgogliosa di essere Italiana. Il culto del cibo è senz’altro una qualità del tutto italiana alla quale non potrei mai rinunciare. I fast food non fanno proprio per me! Se dovessi raccontare l’America a una bambina italiana che ti vede solo nel grande schermo, cosa le diresti? L’America è una terra tanto grande dove vivono tante persone buone ma anche cattive. Il sole splende sempre da lassù e gli scoiattoli diventano tuoi amici. Gli alberi e le palme sono cosi alti che sembrano toccare il cielo sempre blu. L’America sorride a tutti ma è tanto lontana e…come papà e mamma dicono “casa è sempre casa”! A cosa deve rinunciare una giovane ragazza per dare forma ai propri sogni? L’unica vera e grande rinuncia è stata quella di allontanarmi dalla mia famiglia per trasferirmi dal mio piccolo paese di provincia in città. Si cresce molto in fretta e si impara a conoscere il mondo cosi come lo vedono i “grandi”. Avevo solo 17 anni e se potessi tornare indietro aspetterei qualche anno in più per godermi quella dolce spensieratezza ed ingenuità. Parliamo di sensazioni. Quando parte il ciak, adrenalina o paura? Tanta adrenalina. Questo è il momento in cui noi attori iniziamo a “vivere” attraverso le nostre emozioni. Cos’è che ti emoziona di più quando ti cali in ruolo? Ogni ruolo lo vivo come una crescita personale. Mi emoziona scoprire l’infinità di vite e tutte le svariate sfumature alle quali mi avvicino grazie al mio mestiere. E con lo star system che rapporto hai? Lo star system è un business, la mia passione è per l’arte.Ph: p3_Studio MUA: Arianna Mancino & Natasha Greissing
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