Sanremo 2019: promossi e bocciati
By Luca Forlani
11 Febbraio 2019
MUSIC
Il 69esimo Festival di Sanremo si è concluso tra le polemiche. La vittoria a sorpresa di Mahmood, il secondo posto di Ultimo e Loredana Bertè fuori dal podio hanno scontentato gran parte dell’opinione pubblica, ma ci hanno consegnato un’edizione che difficilmente dimenticheremo. Con l’Ariston che chiude i battenti, ora è tempo di voti e bilanci.
Claudio Baglioni – voto 8
Il “dirottatore artistico” non bissa il successo dello scorso anno pur raggiungendo una buona media di ascolti. L’errore è stato quello di non farsi affiancare da una presentatrice esperta come nel 2018. Il suo obiettivo di riportare la musica al centro della kermesse è stato raggiunto. Il livello generale delle canzoni è stato più alto rispetto a quello dello scorso anno.
Claudio Bisio – voto 7
Per quanto riguarda la conduzione è il migliore del trio. Anche durante le contestazioni e i fischi per l’esclusione di Loredana Bertè dal podio si mostra l’unico capace di gestire la situazione. Lui, in realtà, non è un presentatore bensì un attore comico. E la sua comicità al Festival non graffia. È sembrato trattenuto e troppo politically correct. Emoziona il suo monologo sulla paternità, un’ottima prova attoriale.
Virginia Raffaele – voto 6
Lei è un’imitatrice di razza. E in questa edizione del Festival ha voluto fare la brava presentatrice. È stato un errore imbrigliarla in un ruolo che non le appartiene. La conduzione è un mestiere e non tutti possono essere in grado. Applaudita la sua esibizione nel corso dell’ultima serata quando, manco a dirlo, imita le cantanti italiani più famose conquistando la plaeta dell’Ariston.
Mahmood – voto 7
È la seconda volta nella storia della manifestazione che un artista vince nella stessa edizione sia tra i giovani che tra i big. Lui ha talento e uno stile personale. Soldi è un brano estremamente originale e rappresenta un’efficace commistione di sonorità. È già il brano più trasmesso dalle radio e diventerà un tormentone. Detto questo: non era la canzone più bella in gara.
Ultimo – voto 8 artisticamente, 0 per il comportamento
È uno dei giovani cantautori più talentuosi che abbiamo in Italia. Dopo la vittoria a Sanremo Giovani dello scorso anno ha avuto grande successo tanto che tra pochi mesi terrà un concerto allo stadio Olimpico di Roma. I tuoi particolari è un ottimo brano e lui lo canta con intensità. Poco sportivo non congratularsi sul palcoscenico con il vincitore. E le polemiche post finale con i giornalisti mostrano una spocchia e una maleducazione non ammissibili, soprattutto da un artista agli inizi.
Il Volo – voto 8
I giornalisti li hanno massacrati ma loro hanno sempre risposto con educazione. Al momento della vittoria di Mahmood hanno gioito per il successo del collega. Musica che resta è un brano nel solco della tradizione italiana. Tra gli autori figura una certa Gianna Nannini. E loro lo interpretano sapientemente. Tanto bistrattati dalla critica quanto amati dal pubblico.
Loredana Bertè – voto 10
Dopo essere stata la regina dell’estate 2018, torna a Sanremo con un ottimo brano scritto da Gaetano Curreri. E arriva all’appuntamento in forma come non lo era da anni. La sua forza e il suo talento emozionano e commuovono. Più significativo di tutto il resto, l’Ariston le tributa tre lunghissime standing ovation e contesta duramente la giuria per il suo quarto posto. Avrebbe dovuto vincere o almeno arrivare tra i primi tre.
Simone Cristicchi – voto 9
Abbi cura di me è un pezzo di teatro-canzone che lui interpreta magistralmente.
Daniele Silvestri – voto 9
Argentovivo è un brano profondo e toccante. L’apporto del rapper Rancore è incisivo e decisivo. Il duetto di venerdì sera con Manuel Agnelli è uno dei momenti di maggiore qualità di questo Festival. Vince meritatamente il Premio della critica.
Francesco Renga – voto 6
Aspetto che torni non è uno dei brani migliori della sua carriera. Il suo talento avrebbe meritato qualcosa di meglio. Pretestuose le polemiche legate alle sue dichiarazioni relative alle vocalità femminili, per le quali si è prontamente scusato. Tuttavia, non è stato il suo Sanremo.
Einar – voto 4
Destino ben diverso è toccato all’altro vincitore di Sanremo Giovani. Einar si classifica penultimo. Sembra paradossale che un brano così banale possa intitolarsi Parole nuove.
Achille Lauro – voto 8
Rolls Royce è un inno più vicino al rock che al rap. Un brano energico e divertente che, oltre ad essere già in heavy rotation in tutte le radio, ha conquistato giuria e pubblico. Pretestuose le polemiche sul significato della canzone. Nella serata dei duetti con l’altro maledetto della musica Morgan, Lauro regala una delle esibizioni più convincenti. Una ventata d’aria fresca che risultava necessaria.
Super ospiti – voto 5
Gli ospiti musicali italiani hanno senso di esistere a patto che non cantino dei loro brani attualmente in promozione. Non è corretto nei confronti dei colleghi che si mettono in gioco. Inoltre, si crea un fastidioso effetto Artista di Serie A vs Artista di Serie B. Alessandro Amoroso e Marco Mengoni? Sarebbe stato meglio vederli in gara…
Autori – voto 5
Questo Festival ha presentato parecchi errori dal punto di vista autorale. Assai discutibili i testi scritti per i conduttori. E la narrazione televisiva non convince.
Giuria d’onore – voto 0
Qualcuno ci spieghi perché otto persone, la maggior parte dei quali senza competenze musicali, debbano decidere la classifica di una kermesse canora e il loro voto debba avere un peso del 20% sulla classifica finale. Il risultato è che hanno stravolto il giudizio popolare e, in alcuni casi, persino quello dei giornalisti.
Dopofestival e affini – voto 4
Ricorderemo Sanremo 2019 per la conduzione pessima e i programmi collaterali che non sono stati da meno. Il conduttore è un mestiere che non si può improvvisare. Punto.
Scenografia – voto 6
Francesco Montinaro riesce nell’ardua impresa di stravolgere l’Ariston. Peccato per la celeberrima scalinata, finita in secondo piano, ma Sanremo è anche questo.
Mago Forrest – voto 5
Al povero Mago Forrest è toccato l’arduo compito di far sorridere l’Ariston dopo la feroce contestazione per l’esclusione di Loredana Bertè dal podio. Sarà stato il clima ostile, sarà stata l’ora tarda, ma la sua esibizione non ha lasciato il segno.
Pio e Amedeo – voto 8
Tra i conduttori c’è un comico di razza che si chiama Claudio Bisio e potremmo contare sulle dita di una mano le risate che è riuscito a strapparci in cinque serate. Poi arrivano i due comici pugliesi e regalano il migliore momento di comicità di Sanremo 2019.
Classifica finale – voto 0
Una classifica che lascia perplessi. Vengono relegati in fondo veri big con buone canzoni come Nek, Paola Turci e Francesco Renga. I brani migliori non salgono sul podio. Da parte del pubblico fischi e contestazioni come non si erano mai visti. Una classifica che mostra inequivocabilmente come il connubio di giurie scelto dalla direzione artistica non abbia riscontrato il favore del pubblico.