Total White, la luminosa immagine
20 Settembre 2016
Simbolo del Paradiso e dell’eternità il bianco è, insieme al nero, senza tempo e senza spazio. Costante nella moda.
Colore privo di tinta ma molto luminoso è da sempre utilizzato nell’abbigliamento ricoprendo un ruolo da protagonista nella storia del costume. Celebrato e interpretato da tutti gli stilisti, sempre, conserva un forte impatto visivo e innumerevoli sfumature simboliche. La moda da un secolo a questa parte si è servita del colore degli angeli per proporre capi di carattere, rafforzati ulteriormente dal total look. Dagli abiti trapezio di Pierre Cardin bianchi dai richiami spaziali alle celebri camicie di Gianfranco Ferrè al bustier di raso Vivienne Westwood.Gianfranco Ferrè, Vivienne Westwood
Associato prevalentemente all’estate, ai lini e alle sete, trova molte declinazioni interessanti ed eleganti anche nei guardaroba invernali, dai cappotti alle pellicce. Può essere adattato a capi minimali dal gusto orientale, possedere vene punk decisamente più trasgressive o essere immagine di sartorialità. Il total white è un’arma a doppio taglio, elegantissimo o terribilmente pacchiano. Se non si possiede una forte personalità e un’ immagine molto delicata meglio evitare. Eccezione fatta per i rapper e gli attori afro americani che lo indossano come una divisa, rischiando meno scivoloni rispetti a chi ha la carnagione chiara. Agli uomini conferisce un aspetto raffinato e intellettuale, magari con un panama e tutto rigorosamente oversize. Gli outfit bianchi fascianti sull’uomo risultano sempre un po’ volgari. Anche le donne curvy possono vestirsi completamente in bianco, si scelgano tessuti morbidi, che cadano bene, giocando con più strati e impreziosendo con accessori lussuosi. Evitino aderenze anche le magre, si rischia sempre altrimenti l’effetto cerimonia, non molto elegante per contesti lavorativi o rilassati. Per i giovanissimi e le giovanissime si trovano interessanti declinazioni street style, di rottura con il tradizionale utilizzo dell’etereo colore. L’effetto è interessante, anche se sopra la taglia 44-46 si rischiano effetti indesiderati. Justin Bieber, che indica un immagine nuova dell’estetica maschile nello street style, per il suo target di riferimento è stilisticamente da osservare l’uso che fa del bianco. Nei concerti e nella vita di tutti i giorni. Si faccia attenzione all’utilizzo dei tessuti. Nei nostri anni parlare di tessuti da sera e da giorno può sembrare, e sotto alcuni aspetti è così, un po’ datato. Con il bianco però vale ancora la pena prestare qualche cura: tessuti lucidi o lucenti come la duchesse o il mikado, siano per cerimonie, eventi, o vita serale. Di giorno si preferiscano cotoni e jersey o eventualmente del pizzo sangallo, fresco contemporaneo e chic. Prima del tramonto del sole evitare tacchi alti e prediligere scarpe sportive o sandali bassi. Se non si vogliono utilizzare accessori bianchi – che in effetti quasi sempre rendono il look eccessivo – si opti per colori carne o terra. Dal nocciola al sabbia all’avorio. Evitare contrasti cromatici troppo forti con neri o colori primari, a meno che non si abbia voglia di impostare un outfit egocentrico e a cui dedicare molte attenzioni. Sguardo particolare meritano chiaramente gli abiti da sposa. Dai più tradizionali ai più innovativi. Alle spose tutto è permesso, ma le spalle sempre coperte nel fatidico giorno. Ad eccezione di queste, ricordarsi sempre che è il bianco a fare da protagonista, non la fisicità. Preferire sempre capi abbondanti, non fascianti. E’ avvolgente e delicato. Liberategli la scena. Le attenzioni saranno vostre.]]>