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“Joker: Folie à Deux”: il film più atteso del 2024

“Joker: Folie à Deux”: il film più atteso del 2024

Chiara Modesti
"Joker: Folie à Deux": il nuovo film con Joaquin Phoenix e Lady Gaga è al cinema

“Joker: Folie à Deux” è indubbiamente uno dei film più desiderati del panorama cinematografico di quest’anno, dalle aspettative altissime, visto il successo clamoroso del primo capitolo, il ritorno di Joaquin Phoenix nei panni del celebre villain e la presenza di Lady Gaga nel cast. Tuttavia, il sequel diretto da Todd Phillips ha spiazzato sia il pubblico, che la critica, rivelandosi una delusione anche al box office. 

"Joker: Folie à Deux": Joaquin Phoenix torna al cinema nei panni di Joker
Joaquin Phoenix torna a vestire i panni di Joker nel nuovo film diretto da Todd Phillips

Joker, uno degli antieroi più amati della DC Comics, torna ad animare le sale cinematografiche. La storia riprende da dove si era conclusa nel 2019: Arthur Fleck, interpretato dal premio Oscar Joaquin Phoenix, si ritrova internato nell’ospedale psichiatrico di Arkham, in attesa di essere processato per i crimini commessi precedentemente.

Durante il suo soggiorno presso il manicomio, incontra Lady Gaga nei panni di Harleen “Lee” Quinzel. I due si innamorano follemente, dando il via ad una relazione profondamente tossica e contorta.

Il film è il racconto di una psicosi condivisa, una “folie à deux”, che fa luce attraverso la musica sul rapporto disturbato tra i due protagonisti. Tuttavia, la narrazione si discosta notevolmente da quella del primo film, assumendo una conformazione molto più teatrale e, soprattutto, musicale, che non ha fatto breccia nei cuori degli spettatori. 

"Joker: Folie à Deux": Joaquin Phoenix è affiancato da Lady Gaga nei panni di Harley Queen
Lady Gaga affianca Joaquin Phoenix nel ruolo di Harley Quinn

La svolta musicale non convince

Se nel primo film il teatro della follia di Joker è rappresentato dal talk show a cui prende parte, nel sequel la musica adempie a questo ruolo. Da qui, la scelta del musical, che diventa lo strumento per immergere lo spettatore nella follia dei protagonisti. Tuttavia, questa scelta stilistica non è stata particolarmente apprezzata. 

La scelta di trasformare Joker in un musical non si è rivelata vincente. Se pensiamo a ciò che ha reso il primo Joker un successo, è stato il suo lato oscuro e crudo. Il regista Todd Phillips ha voluto prendere una direzione completamente diversa, ma quando si decide di non dare al pubblico ciò che si aspetta, il messaggio che si vuole trasmettere rischia di diventare meno chiaro ed efficace

Jeff Bock, analista di Exhibitor Relations

Molti fan desideravano un sequel psicologicamente intenso e realistico, e sono rimasti delusi nel trovarsi di fronte a un musical, che spesso sembra confondere piuttosto che arricchire la storia. La problematica principale risiede nel fatto che la transizione tra le scene più cupe e le performance musicali non sempre risulta scorrevole, privando la narrazione della tensione emotiva caratteristica del primo film. Questa scelta, quindi, è stata ampiamente biasimata perché considerata un tentativo avventato di creare qualcosa di diverso, che però ha finito per privare la saga di una coerenza stilistica. 

Nonostante ciò, le colonne sonore sono state ampiamente apprezzate. Hildur Guðnadóttir, la compositrice, già artefice della musica del primo Joker, è riuscita a creare delle acustiche straordinarie, in grado di ricreare atmosfere cupe e disturbanti e fare da collante tra la narrazione e le scene musicali. 

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Il flop al botteghino e l’orda di critiche

Nonostante le ingenti aspettative, “Joker: Folie à Deux” ha arrancato al botteghino. Secondo le previsioni iniziali, il film avrebbe dovuto sormontare gli incassi del capitolo precedente, tenendo conto anche del budget considerevolmente più elevato. Tuttavia, sta attualmente fronteggiando un deficit di quasi 100 milioni di dollari rispetto al prequel. 

"Joker: Folie à Deux" non è all'altezza del primo film
“Joker: Folie à Deux” non regge il confronto con il primo film del 2019

Nonostante sia attualmente il film più visto in molti paesi, come Italia e USA, le presenze nei cinema sono state nettamente inferiori rispetto al predecessore, e non sembrano esserci ampi margini di miglioramento, anche a causa del passaparola negativo. Critica e pubblico sono d’accordo: il film è stato un’occasione sprecata. Infatti, su Rotten Tomatoes i consensi ammontano solamente al 31% (contro il 68% del primo).

Il successo del primo film appare, quindi, irraggiungibile e i critici non si sono risparmiati alle critiche. ll New York Times lo ha definito “un film patologicamente non necessario”, mentre il The Atlantic ha aggiunto: “I problemi del film sono così evidenti che ci si chiede cosa sia successo dietro le quinte”.

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