David Lynch: i 4 film da (ri)vedere assolutamente


David Lynch, uno dei registi più amati della storia del cinema, è morto il 16 gennaio 2025 all’età di 78 anni. I suoi film, intrisi di inquietudine e surrealismo, hanno plasmato un nuovo incredibile genere cinematografico. Tra le opere da rivedere assolutamente, spiccano “Wild at Heart”, “Mulholland Drive”, “The Straight Story”, e “Inland Empire”.
Nato il 20 gennaio 1946 a Missoula, iniziò la sua carriera artistica come pittore. Nel 1966 si iscrisse alla Pennsylvania Academy of Fine Arts di Filadelfia, dove sviluppò un interesse per il cinema sperimentale, che lo portò a produrre i suoi primi cortometraggi.
Tra il 1970 e il 1977 realizzò il suo primo lungometraggio: “Eraserhead – La mente che cancella”. Considerata un capolavoro del panorama cinematografico mondiale, la pellicola racconta l’inquietante e surreale storia di un uomo, la cui compagna partorisce un neonato deforme.
Nel 1980 diresse “The Elephant Man”, un film biografico, ambientato nella Londra vittoriana, e ispirato alla figura di Joseph Merrick, un uomo gravemente deformato. Questa produzione ottenne otto candidature agli Oscar, compresa quella per la miglior regia.
Lynch consolidò la sua carriera, realizzando “Dune” nel 1984, e successivamente, nel 1986, “Blue Velvet”, che è considerato uno dei suoi capolavori. Questo thriller psicologico esplora i segreti oscuri di una cittadina apparentemente tranquilla. Con questo film, che gli valse anche una candidatura agli Oscar come miglior regista, rafforzò la sua posizione come maestro del surrealismo.
Nel 1990 creò “Twin Peaks”, una delle serie più influenti nella storia della televisione, incentrata sull’omicidio della giovane Laura Palmer.
Lynch fu un artista poliedrico, oltre al cinema e alla pittura, si dedicò anche alla musica, alla scrittura e alla meditazione. Tra i cineasti più acclamati dell’epoca moderna, continuerà indubbiamente a influenzare innumerevoli generazioni di artisti e registi.
“Wild at Heart”
Il film, debuttato nel 1990, narra la tumultuosa storia d’amore tra Sailor Ripley (Nicolas Cage) e Lula Fortune (Laura Palmer). I due amanti intraprendono un viaggio verso la California per sfuggire a Marietta (Diane Ladd), la madre della ragazza, che disapprova la loro relazione e ha assoldato un sicario per fermarli. Durante la fuga, i due giovani incontrano figure pericolose e mettono alla prova il proprio amore.
Questa pellicola, vincitrice della Palma d’Oro a Cannes, mescola, in puro stile lynchiano, romanticismo, violenza e passione. È, inoltre, un omaggio al cinema classico: sono, infatti, presenti riferimenti a diverse opere iconiche, come, ad esempio, il “Mago di Oz”.

“Mulholland Drive”
Questo film, uscito nel 2001, è un thriller psicologico, che esplora il lato oscuro di Hollywood. Betty Helms (Naomi Watts) è un’aspirante attrice, che si è appena trasferita a Los Angeles. Rita (Laura Harring), invece, è una donna che, a seguito di un brutto incidente sulla Mulholland Drive, ha perso la memoria. Le due, mentre cercano di ricostruire l’identità di Rita, sprofondano in un abisso fatto di misteri e inganni.

“The Straight Story”
Basato su una storia vera, questo film è stato pubblicato nel 1999.
Alvin Straight (Richard Farnsworth) è un uomo anziano, che conduce una vita ordinaria nel Midwest. Quando scopre che suo fratello Lyle (Harry Dean Stanton), con il quale non parla da anni, è gravemente malato, Alvin intraprende un viaggio di quasi quattrocento chilometri per raggiungerlo. Non potendo guidare, si mette in cammino a bordo del suo tosaerba.
“The Straight Story” è un’opera semplice, ma toccante. È il film più atipico di Lynch perché privo del suo solito surrealismo.

“Inland Empire”
Lynch raggiunge l’apice del surrealismo nel 2006 con “Inland Empire”. Questo film sperimentale è un viaggio psicologico attraverso il mondo del cinema. Nikki Grace (Laura Dern) è un’attrice che viene selezionata per essere la protagonista di un film intitolato “On High in Blue Tomorrows”. Durante le riprese, Nikki fa una scoperta agghiacciante: il progetto a cui sta lavorando è il remake di un film polacco mai concluso poiché tutti gli attori sono stati assassinati.
La narrazione, che da sogno si trasforma in incubo, esplora il lato oscuro del mondo dello spettacolo e della psiche umana.
