10° Festival del cinema di Roma – Freeheld
Virna Lisi come immagine della rappresentazione. Nonostante gli sforzi, sembra non aver ancora trovato una sua identità la rassegna, che si pone come festa e non come festival, indirizzandosi a tutti e non solo ad un pubblico di nicchia. Bella l’idea, ma allora non serve insistere con il red carpet… che poi tanto frequentato non è! L’organizzazione fa acqua da tutte le parti soprattutto nel convogliare invitati, clienti e addetti stampa nelle sale di visione… ma a volte ne vale la pena attendere. Ad oggi il miglior film in assoluto per tematica, regia ed interpretazione va a “Freeheld” (selezione ufficiale) per la regia di Peter Sollet interpretato magistralmente da Julian Moore ed Ellen Page che ha presenziato alla visione. Il tema è caldo per noi Italiani, ovvero quello delle unioni civili che ci tengono ancora lontani dai paesi evoluti della nostra stessa Europa. Sicuramente questo film può dare uno stimolo di riflessione in più a tutti quelli, non si perché ancora scettici. La storia è tratta dalla vita di Laurel Hester e Stacie Andree e della loro battaglia per i diritti gay, in un momento così difficile come quello della morte della propria compagna. Tutto succede in New Jersey nella contea di Ocean, dove i funzionari della giustizia (freeholders) si oppongono alla reversibilità della pensione di Laurel che sta morendo di cancro. Ma dopo una sentitissima campagna per la sensibiliizzazione al caso, l’equalità vince. Il risultato è stato che a fine visione si sono accese le luci su 1200 spettatori con gli occhi lucidi ad applaudire la delegazione del film con un lunghissimo applauso di quindici minuti. Consigliatissimo. Al cinema dal 5 Novembre. ]]>