Le illustrazioni erotiche (e femministe) di Olga Galeeva
In Italia è ancora un argomento che viene preso con le pinze, ma l’amore per il sesso non può più essere considerato una prerogativa solo maschile. Anche le donne infatti hanno il diritto di considerare il sesso come una sorta di divertimento, privo di quel significato legato al concepimento che da sempre le vede associate. Il sesso è piacere, amore e libertà. Rappresenta una scoperta, è connessione con un’altra persona, è puro intrattenimento e coinvolgimento emotivo, è qualcosa che fa bene alla mente ed al corpo.
Ne è profondamente convinta Olga Galeeva, artista russa trapiantata a Lisbona che con la sua arte mette in scena la bellezza del sesso e ne coglie le prerogative femminili. Disegni legati al piacere femminile, di coppia o personale, che hanno come comune denominatore il punto di vista delle donne, le loro intime pulsioni e la loro sessualità profonda ed intensa. Olga racconta l’eros con creatività e stile, tanto che il suo profilo instagram è seguitissimo. Gli inizi non sono stati di certo semplici (non ne avevamo alcun dubbio) proprio per la ritrosia che l’argomento sesso suscita sempre nel pubblico, soprattutto quando a parlarne è una donna. Ma adesso l’erotismo che permea i disegni di Olga è davvero molto apprezzato, talmente tanto che abbiamo deciso di conoscerla meglio attraverso questa intervista.
Dalla Russia a Lisbona: raccontaci la tua vita e le differenze tra queste due città
Sono nata a Mosca e lì ho vissuto la maggior parte della mia vita. Da quando ero bambina adoro disegnare, è sempre stata la mia vera passione. Prima di dedicarmi completamente a questa professione ho fatto delle diverse esperienze. Mi sono laureata in psicologia ed all’età di 25 anni sono andata a vivere a Roma dove ho studiato l’Italiano ed ho lavorato come cameriera in un ristorante in via Veneto. Ho fatto diverse cose nella vita, tra cui viaggiare prima di approdare a Lisbona. Dopo qualche giorno ho capito che il posto dove volevo vivere e lavorare era qui, nella mia casa-studio accanto all’oceano.
Le illustrazioni nel 2020. Quali sono i tuoi clienti tipici, chi acquista le tue opere?
Oggi, nonostante le difficoltà che sta attraversando il mondo dell’arte e tanti altri settori, continuo a sviluppare e a dedicarmi al tema dell´intimità tra uomo e donna. I miei clienti vivono nelle più disparate parti del mondo ma c’è una cosa che accomuna tutti: l´amore… e la necessità di amare ed essere amati.
Donna ed erotismo: hai avuto difficoltà a far capire la tua arte o è stato un percorso semplice?
Il concetto dei miei disegni è legato al tema del mio dottorato “La donna e l’erotismo”. Non è sempre facile farsi capire: ancora ai giorni odierni ci sono molti pregiudizi contro le donne e specialmente contro le donne che attraverso l’arte provano a rappresentare l’erotismo.
Quali ostacoli hai dovuto affrontare? Ci sono haters nel tuo lavoro?
Ti dirò, all’inizio pure i miei amici mi criticavano. Molte persone mi mandavano dei messaggi di insulti, pieni di odio. Per molti ero una poco di buono perché . Per fortuna ci sono persone (non solo donne ma anche uomini) che vedono nella mia arte una via di fuga, un modo speciale di curare le ferite dell’amore.
Qual è il messaggio che vuoi lanciare a chi osserva i tuoi disegni?
Amore e sessualità ovviamente saltano subito all’occhio, ma c’è anche un altro tema più importante: quello dell’intimità intesa come conoscenza della propria persona.
Qual è la parte più difficile nel fare illustrazioni erotiche? E la più facile?
Penso che la parte più difficile sia mantenere il confine tra erotismo e pornografia. Basta un attimo e si rischia di scadere immediatamente nella volgarità.
Hai nuovi progetti?
In questo momento ne ho alcuni in cantiere. Ne sto sviluppando alcuni per diversi clienti privati. Da poco ho lanciato la mia pagina su Patreon, una piattaforma internet che permette ai creatori di contenuti di realizzare una propria pagina online priva di censure. Viene usato da artisti, produttori di video su youtube, scrittori, autori di podcast e musicisti. Finalmente un luogo dove si può vedere l’arte senza che venga mutilata dalla censura.